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22:09 giovedì 1 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Cosa c’è nel nuovo numero di Studio

Siamo in edicola. Una breve carrellata dei pezzi che troverete nel nuovo numero, da un ritratto della coppia gay più influente di Washington a un reportage dal luogo simbolo dell'eccellenza culinaria italiana.

27 Gennaio 2014

Ci siamo: oggi a Milano e lunedì nel resto d’Italia usciamo col nostro nuovo numero, il 18, che come sempre potrete trovare in edicola e in libreria. La storia di copertina è dedicata a un paese africano che vive un momento di particolare riscatto economico, culturale e sportivo: la Nigeria, che dipingiamo in controluce raccontando a modo nostro quattro dei suoi figli di maggior successo.

Ma nel nuovo Studio c’è anche una sezione Altre storie da non perdere, con contributi di livello e reportage esclusivi. A pag. 47 Paola Peduzzi ritrae una delle coppie più discusse e invidiate d’America: Chris Hughes, co-fondatore di Facebook, proprietario del New Republic e deus ex machina della campagna elettorale che portò Barack Obama alla Casa Bianca nel 2008, e Sean Eldridge, venture capitalist e promessa della politica americana, tra i più impegnati nelle lotte per la legalizzazione del matrimonio omosessuale. Il pezzo è arricchito da un contributo di Andrea Marinelli, che a pag.55 spiega come le unioni gay nello sport – e non – parlano di come stanno cambiando gli Stati Uniti. Per chiudere il blocco, in Piccolo spazio pubblicità il nuovo capo dell’ufficio stampa del Partito democratico Filippo Sensi intervista John Del Cecato, l’uomo dietro i video che hanno contribuito ai successi elettorali di Barack Obama e Bill de Blasio, l’americano di origini italiane sindaco di New York.

A pag. 60 Michele Masneri offre la guida definitiva al rione Monti, per flâneur capitolini in cerca di riferimenti, accompagnata da un estratto del suo esordio letterario, Addio, Monti, da domani in libreria per minimum fax. Da pagina 66 Davide Coppo racconta la sua esperienza nel campus di Alma, la scuola internazionale di cucina italiana fondata dallo chef Gualtiero Marchesi a Parma.

Richard Turley, l’anima di Businessweek, il settimanale di economia che piace anche a chi non si occupa di economia, e il suo team sono i protagonisti da pag.73, dove si parla di come il loro lavoro sta influenzando il settore media. In Sunday Assembly, subito dopo, c’è il resoconto di un’esperienza al ritrovo domenicale di un’improbabile «chiesa senza Dio» inglese. Poi – a pag. 81 – vi presentiamo la nutrita comunità dei fedelissimi della “storia alternativa”: cosa sarebbe successo se la Germania avesse vinto la seconda guerra mondiale? E ancora, a due settimane dalle Olimpiadi invernali di Sochi, Cesare Alemanni racconta la storia della discesa libera, fatta di rischi, velocità e riti pagani di chi crede che lo sci sia qualcosa di più di un semplice sport.

Di seguito, nel numero 18 di Studio troverete un portfolio di foto scattate in pittoresche chiese barocche tra Germania, Austria e Spagna, e la moda (a pag. 97), con l’architetto Nanni Albera e Maïa Hawad vestiti da Rossana Passalacqua e Tanya Jones.

Per finire, nella sezione Studiorama – da pag. 110 – Stefano Ciavatta recensisce Giorni perduti, il più famoso romanzo americano sul rapporto tra alcolismo e letteratura, Marta Casadei parla dell’eta d’oro delle sneaker e Mauro Bevacqua ricostruisce la storia del Sundance Film Festival, giunto alla sua trentesima edizione.

A noi non resta che dirvi buona lettura e ricordarvi che dalla seconda metà di febbraio potrete abbonarvi alla rivista anche su iPad.

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