Attualità

La rassegna di Studio per il weekend

La mafia della sabbia, i grattacieli alti un miglio, una definizione di "cibo normcore", gli ebrei in Europa. Articoli e reportage da leggere tornando all'ora legale.

di Redazione

Come ogni sabato, pensiamo al vostro fine settimana consigliandovi una manciata di articoli da leggere appena avete tempo. Oggi si va dal normcore alla relazione degli ebrei con l’Europa, scegliete quel che preferite.

Buona lettura.

 

“The Deadly Global War for Sand” – Wired.com

La sabbia è il bene di consumo più prezioso del mondo ma non tutta la sabbia può essere utilizzata per costruire città e grattacieli. Come l’Australia è finita per vendere sabbia al Dubai e come le mafie di tutto il mondo stanno conquistando un business miliardario.

 

“Is It Time for the Jews to Leave Europe?” – The Atlantic

La copertina di aprile dell’Atlantic dice che gli ebrei devono lasciare l’Europa.

 

“I ragazzi italiani che il Regno Unito non vuole più” – Internazionale

Il nuovo boom emigratorio dall’Italia punta soprattutto verso il Regno Unito, precisamente Londra, con conseguenze politico-sociali che cominciano a farsi pesanti.

 

“The Overhyped, Unsexy Reality of Virtual Porn” – Matter

La realtà virtuale sta facendo passi da gigante e c’è chi sta già vendendo la sua versione pornografica: ma funziona? E soprattutto: funzionerà?

 

“Will Self on the meaning of skyscrapers – from the Tower of Babel to the Shard” – The Guardian

Will Self ama i grattacieli, anche se dice sono simboli fallici da sboroni.

 

“Toward a Theory of Normcore Food” – The Awl

Il saggio definitivo sulla scena “post-hipster” alimentare e un’analisi di quali cibi possono essere definiti “normcore” e quali no.

 

“The Rise of the Mile-High Building” – New York

Per la prima volta nella storia l’umanità è tecnicamente in grado di costruire un grattacielo alto un miglio. Possibili conseguenze urbanistiche.

 

“Will the future judge us moral?” – Aeon

Come sarà il mondo tra 100 anni? E cosa penseranno di noi i terrestri del 2115, ci prenderanno per dei mostri?

 
 

Immagine: particolare della redazione parigina dell’International New York Times (Guillaume Belvèze)