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Massive Attack, Brian Eno, Fontaines D.C. e Kneecap hanno formato un’associazione per difendere gli artisti pro Palestina L'obiettivo è difenderli dalle minacce e dalle cause legali, soprattutto le band e i musicisti più giovani.
È morto lo scrittore di culto Gilberto Severini Nel 2011 era arrivato tra i finalisti allo Strega con il libro "A cosa servono gli amori infelici".
I due maggiori premi letterari giapponesi quest’anno non sono stati assegnati perché non c’erano romanzi abbastanza belli I prestigiosi premi Akutagawa e Naoki, da regolamento, hanno deciso di saltare l’annata perché nessun candidato meritava di essere premiato.
Adolescence è la serie più vista nel 2025 su Netflix, persino più di Squid Game La serie inglese domina la classifica dei contenuti originali più visti, confermandosi così l'evento televisivo dell'anno.
I meme e le fake news sul cold kiss-gate, la coppia di amanti beccata al concerto dei Coldplay, sono fuori controllo Andy Byron e Kristin Cabot, loro malgrado, sono diventati la coppia più famosa di tutta internet.
In Giappone hanno organizzato un torneo di Tekken 8 per gli anziani delle case di riposo Otto partecipanti, tra i 60 e i 90 anni, che hanno dimostrato inaspettato talento videoludico.
Zadie Smith farà il suo esordio da cantante nel nuovo album di Blood Orange Per ascoltarla dovremo aspettare il 29 agosto, data di uscita di Essex Honey.
L’Odissea di Nolan esce tra un anno ma la prevendita dei biglietti è già partita e ci sono anche i primi sold out Negli Usa e in Inghilterra le sale IMAX hanno finito i biglietti, a un anno esatto dall'uscita del film.

La prima versione del sito del New York Times, vent’anni fa

25 Gennaio 2016

«Il New York Times oggi inizia a pubblicare quotidianamente sul World Wide Web», si poteva leggere in una pagina interna del principale quotidiano americano il 22 gennaio 1996. Lo stesso articolo per la prima volta aveva anche una versione digitale, ancora reperibile online e con un refuso nell’indirizzo del neonato sito (manca uno slash dopo «http», che per i browser dell’epoca consisteva peraltro nell’impossibilità di visualizzarlo).

NYT-On-the-Web

Il giornale, spiega NiemanLab, aveva iniziato a pubblicare contenuti sulla piattaforma Aol nel 1994. Nel 1995 aveva costituito ufficialmente la Times Electronic Media Company, con a capo l’esperto di media e pubblicità Martin Nisenholtz. Intervistato nel 2013, Nisenholtz ha parlato della mitica fondazione del sito:

Il mio ragionamento è stato che il New York Times dovesse in qualche modo avvicinarsi alla rete, come aveva fatto Yahoo. Yahoo era una specie di directory, e ho pensato “beh, cavolo, il Times può fare essenzialmente la stessa cosa. Può trovare i contenuti migliori per le persone”. Il giornalismo del Times probabilmente – a quel punto, in ogni caso – molto interessante visto su un pc. Era molto goffo. Ma mi sono accorto velocemente che la mia idea non era praticabile. 

[…] Credo che pubblicare i contenuti del giornale online era ciò che i lettori si aspettavano, certamente. Era la scelta logica e a basso rischio, per molti aspetti. Non costava molto perché avevamo già il materiale. Aveva senso. Ma in un certo imprescindibile senso, ha impedito al Times di diventare un vero grande innovatore, perché non ha aperto le porte a niente di nuovo.

Al momento del lancio, il sito del New York Times era gratuito per gli abitanti degli Stati Uniti ma chiedeva un contributo, che diventava di 2 dollari per chi intendeva scaricare gli articoli sul proprio computer. C’era anche un servizio definito così: «A customized clipping service»: permetteva di ricevere alert personalizzati via email.

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