Hype ↓
03:46 domenica 2 novembre 2025
La Sagrada Família è diventata la chiesa più alta del mondo Il posizionamento di una parte della torre centrale sopra la navata ha portato l’altezza della chiesa a 162,91 metri superando i 161,53 della guglia della cattedrale di Ulm, in Germania
A giudicare dai nomi coinvolti, Hollywood punta molto sul film di Call of Duty Un veterano dei film bellici e lo showrunner del momento sono i due nomi chiamati a sdoganare definitivamente i videogiochi al cinema.
Dopo 30 anni di lavori e un miliardo di investimenti, è stato finalmente inaugurato il nuovo, gigantesco museo egizio di Giza Sarà il museo più grande del mondo dedicato a una singola civiltà e punta a rilanciare il turismo in crisi in Egitto.
Le dimensioni del massacro in Sudan sono visibili nelle immagini satellitari Il Paese è devastato dal 2023 da una sanguinosa guerra civile su base etnica scatenata dalle Forze di Supporto Rapido (RSF).
Il colpo più duro all’ex principe Andrea non è stata la revoca del titolo, ma il linguaggio usato nel comunicato ufficiale Gli esperti sono rimasti scioccati dal linguaggio “brutale” utilizzato da Buckingham Palace per annunciare che Andrea non sarà più principe.
L’operazione anti narcos a Rio de Janeiro è stata la più sanguinosa nella storia della città 2.500 agenti delle forze speciali brasiliane hanno attaccato il noto gruppo di narcotrafficanti Commando rosso, provocando 138 morti.
La quarta stagione di The White Lotus sarà ambientata tra Parigi e la Costa Azzurra Saltato l’accordo commerciale con la catena di hotel Four Seasons, HBO sta cercando hotel di lusso vista Senna come set della nuova stagione.
Robert Pattinson ha deciso di diventare un cantante e avrebbe già pronto il suo primo album Un’ambizione che coltivava sin dai tempi di Twilight: due brani della colonna sonora del film li cantava lui.

La nebbia e il boom

Luigi Ghirri, ma anche Tondelli, Prodi e gli altri. Dissertazioni sull'Emilia e i suoi figli, da una mostra del grande fotografo.

25 Aprile 2013

C’è stato un tempo in cui l’Emilia e la provincia italiana erano piena di promesse. A Scandiano, paese di svincolo tra Reggio e Modena, terra di distretti di piastrelle (ormai decotti) e parmigiani reggiani, nascevano non solo Luigi Ghirri, massimo fotografo di atmosfere e architetture cui ieri il romano Maxxi ha inaugurato una grande mostra, ma anche Pier Vittorio Tondelli e Romano Prodi. Mentre Ghirri operava da flâneur non tanto flaubertiano ma piuttosto salgariano compiendo “giri di massimo tre chilometri da casa”, fotografando naturalisticamente e programmaticamente un’Emilia immobile, nebbiosa, filtrata, lattiginosa, fuori si aggiravano gli anni Ottanta: Tondelli raccontava in Altri Libertini (1980) il vitalismo di corse a perdifiato con cinquecento truccate tra la via Emilia e il West e i tossici e le serate al Marabù di Reggio, e Vasco Rossi poco lontano a Zocca cantava “Sensazioni sensazioni sensazioni, sempre più forti. Non importa se la vita sarà breve, vogliamo godere! godere! godere!”.

A Parma, poco distante, Calisto Tanzi metteva su il suo Gioiellino con aerei privati per politici condiscendenti e la nostra futura Enron nostrana, facendosi poi fotografare con la Ferrari F40 in una già storica copertina di Capital sotto il ponte di Brooklyn. Romano Prodi era a capo dell’Iri, quando si facevano panettoni e auto di stato e qualcuno poteva permettersi però entrambi; e si eleggevano presidenti della Repubblica. Pietro Barilla sempre a Parma inventava l’epos della pasta italiana aspirazionale con Mercedes 560 che salivano su curve sinuose di ville senesi con sottofondo di Vangelis e non di Montepaschi.

Negli stessi anni fatali Ghirri invece si aggirava tra paesi di nome Rubiera, Campogalliano (importante svincolo industriale), Sassuolo, Formigine, Pomponesco, spigendosi a fotografare soggetti minimi: cipressi modenesi, botteghe modenesi con le loro insegne e le loro serrande, aperte e chiuse; persiane e tettoie di eternit a Marina di Ravenna; campetti di calcio; un Albergo Bersagliere di Boretto: anche molti interni, borghesi. Un biedermeier padano con il ritratto della madonna su letti da campagna, gemelli, e l’impianto della luce a treccia e la sua peretta (come nella Casa Cervi a Reggio Emilia). Tutto filtrato, dalla nebbia, da vetri smerigliati, foschia, riflessi di vetrine (non lontano, a Fontanellato, Paola Gonzaga in altri secoli si divertiva a spiare tra gli affreschi forse alchemici di Parmigianino cosa succedeva nella piazza). Anche una pompa di benzina, desolata: forse del tutto simile a quella in cui il giovane Bersani spendeva la sua giovinezza. Più a largo raggio, a Bologna, lo studio di Giorgio Morandi, le bottiglie di Giorgio Morandi; molti letti. Come quello minimalista e militare nello studio di Aldo Rossi, architetto che gli piaceva, autore del cimitero iconico di Modena. Ma anche le architetture, da camera: la tomba Brion di Carlo Scarpa, le case popolari di portoghesi a Trevigliano.

Quando Ghirri si imbatte in soggetti monumentali scatta subito il “foto-smontaggio”: la Sapienza piacentiniana di Roma è una moto parcheggiata sulle strisce deserte davanti alla città di travertino (dove oggi stanno accampati gli zingari). Il Colosseo è impallato da una siepe e da vasi di fiori. Capri viene fuori in scorci che sembra un po’ De Chirico e un po’ un lago italiano minore, magari d’Iseo. Poi molti giardini, sgarrupati, con rovine, a Rovereto, Ferrara, Formigine, Reggio Emilia, Versailles. C’è anche New York, con carcasse di auto vecchie e poca poesia; e invece un baretto di Porto Recanati che sembra Hopper. E un altro bar di Rimini a forma di macchina fotografica tipo Oldenburg. E c’è la villa brianzola di Macherio, vista di sguincio da un balconcino barocchetto dove forse oggi si aggirerà Veronica Lario forte della buonuscita. Ma poi si ritorna all’Emilia, al centro del Paese: San Polo d’Enza, Soragna, Castelfranco. Paesaggi composti, malinconici, solitari ma non tristi. C’è anche qualche circo abbandonato: ma non è condanna pasoliniana del benessere. È più una nostalgia istantanea: la periferia gentile emiliana rimaneva lì, sullo sfondo, con casoni e chiese nel nulla, e canali diritti e regge di provincia. Fuori, in città, c’era il boom, e ci speravamo tutti.

Articoli Suggeriti
Social Media Manager

Leggi anche ↓
Social Media Manager

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.