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Keanu Reeves ha aperto una casa editrice

Giorno dopo giorno, Keanu Reeves continua a sorprenderci: non solo si è sposato con Winona Ryder senza accorgersene ma, come ha raccontato Max Lakin sul New York Times, ha anche fondato una casa editrice. Alle nozze in realtà abbiamo assistito tutti, o quasi: le abbiamo viste in Dracula di Bram Stoker, il film di Francis Ford Coppola girato 26 anni fa. In realtà, la dichiarazione di Ryder, rilasciata a Entertainment Weekly, è un modo divertente per promuovere il nuovo film di cui lei e Reeves saranno protagonisti, Destination Wedding, una commedia in cui interpretano due invitati a un matrimonio. «Eravamo davanti a un vero prete e abbiamo girato la sequenza senza stacchi celebrando la cerimonia per intero. Quindi, penso che siamo davvero marito e moglie», dice lei di fronte a un Keanu Reeves molto perplesso. Come racconta il Guardian, il regista stesso ha confermato la veridicità di quanto affermato dall’attrice.

Ma non è soltanto per via dei suoi matrimoni, veri o falsi che siano, che stiamo parlando di Reeves: insieme alla sua socia in affari, l’artista visiva Alexandra Grant, l’attore ha creato la X Artists’ Books, una piccola casa editrice specializzata in progetti di ricerca molto raffinati realizzati perlopiù da artisti contemporanei. A differenza di quanto si potrebbe pensare, Reeves non costituisce soltanto la parte economica della casa editrice: tutte le decisioni editoriali vengono prese da entrambi, senza contatti con gli agenti, ma andando personalmente alla ricerca dei quelli che chiamano “libri segreti”, strani progetti apparentemente impubblicabili. La casa editrice ha realizzato una serie di volumi che si trovano nelle librerie specialistiche di arte contemporanea più cool, dalla Printed Matter di New York alla Yvon Lambert di Paris.

Una delle loro ultime pubblicazioni, ad esempio (Zus), è un saggio visuale realizzato dal fotografo Benoît Fougeirol con testi di Jean-Christophe Bailly, strutturato intorno alle “11 zone urbane sensibili” delle banlieue di Parigi e sulle architetture brutaliste delle periferie. In questo caso specifico, Reeves ha lavorato con Fougeirol, conosciuto grazie ad amici di famiglia, alla realizzazione delle foto, finanziando gli elicotteri per le fotografie aeree e procurando le guardie del corpo che gli hanno permesso di penetrare nelle zone più pericolose delle banlieue.