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07:27 mercoledì 9 luglio 2025
Dalle prime recensioni, il nuovo Superman sembra più bello del previsto Dopo le prime stroncature pubblicate per sbaglio, arrivano diversi pareri favorevoli. Su una cosa tutti sembrano d’accordo: David Corenswet è un ottimo Clark Kent. 
Per combattere i deep fake, la Danimarca garantirà ai suoi cittadini il copyright delle loro facce Il governo sta cambiando la legge sul diritto d’autore per proteggere impedire i "furti" di volti, corpi e voci.
I fan di Squid Game hanno odiato il finale della serie e quindi si stanno facendo i loro finali usando l’AI Sui social c'è già chi propone lo Squid Game dei finali di Squid Game, il vincitore diventa quello ufficiale.
Una delle ragioni del disastro causato dell’alluvione in Texas potrebbero essere state le troppe allerte meteo ricevute dalla popolazione Si chiama warning fatigue, cioè la tendenza a sottovalutare o ignorare un pericolo che viene segnalato troppe volte e troppo spesso.
Netflix ha annunciato la data d’uscita della serie di Stefano Sollima sul Mostro di Firenze E ha pure pubblicato il primo teaser trailer. Si parla già di una possibile prima alla Mostra del cinema.
Dopo più di 100 anni di attesa, la Senna è stata balneabile soltanto per un giorno Nei tre punti balneabili del fiume è già stata issata di nuovo la bandiera rossa. Stavolta, però, la colpa è della pioggia.
Una ricerca conferma che l’estate in Europa ormai dura quasi sei mesi  Un ricerca evidenzia come, da Atene a Terana, l’ondata di colore associata all’estate duri oltre duecento giorni l’anno. 
Si è scoperto che le compagnie low cost premiano i dipendenti degli aeroporti più bravi a trovare i bagagli a mano troppo grandi In un’email pubblicata dal Guardian si legge di un premio di una sterlina per ogni bagaglio extra large denunciato.

Un sito ha fatto scrivere i suoi articoli da una IA e il risultato è stato disastroso

19 Gennaio 2023

L’intelligenza artificiale è uno degli argomenti più discussi del momento: dall’arte ai media, sono tanti i punti di vista sull’utilizzo di questa tecnologia, che da una parte è diventata sempre più raffinata, dall’altra solleva spesso dubbi sul suo ruolo e significato per le industrie creative. Noi di Rivista Studio l’abbiamo utilizzata nella realizzazione del nostro magazine di carta, accettando la sfida che essa comporta e cercando di metterne in luce i pro e i contro. Oltre che per il suo utilizzo in campo artistico, si discute molto della possibilità offerta dalle intelligenze artificiali programmate per scrivere articoli, soprattutto dopo l’esperimento di CNET, popolare sito tech, che non è ahimè andato come sperato.

Come riporta infatti il Washington Post, CNET ha pubblicato delle lunghe correzioni ad altrettanti articoli usciti sulla piattaforma dopo che un altro sito, Futurism, aveva fatto notare che quei contenuti erano pieni di errori, anche piuttosto grossolani. In alcuni di questi articoli c’erano percentuali e numeri sbagliati, tra le altre cose, tutte inesattezze che hanno spinto CNET a rivedere i pezzi “automatizzati” e che sollevano, più in generale, dubbi sull’accuratezza delle storie create in questo modo. Sono stati tanti, infatti, i giornalisti che, soprattutto su Twitter, si sono chiesti se questo sia il futuro della professione: la polemica ha spinto CNET non solo a correggere gli errori fattuali, ma anche a rendere più chiaro al lettore quali contenuti sono «generati con l’ausilio dell’intelligenza artificiale» e quali invece sono frutto del lavoro di un giornalista in carne e ossa.

Come nota il WaPo, gli articoli “generati” di CNET, errori a parte, sembrano generalmente indistinguibili da quelli prodotti da un essere umano, «sebbene non brillino per lucidità e stile nella scrittura». Sono, beh, «robotici»: riportano le informazioni utili e basilari e spesso si avvalgono di formule di scrittura molto usate, quando non trite, e semmai denotano una totale mancanza di umorismo. Se il giornalismo digitale aveva provocato un grande dibattito sulla qualità della scrittura online e l’affidabilità delle fonti, gli articoli scritti dall’intelligenza artificiale aggiungono un’altra frontiera al dibattito: più che risolvere la situazione, per ora sembrano complicarla ancora di più.

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