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02:32 martedì 4 novembre 2025
L’attore e regista Jesse Eisenberg ha detto che donerà un rene a un estraneo perché gli va e perché è giusto farlo Non c'è neanche da pensarci, ha detto, spiegando che a dicembre si sottoporrà all'intervento.
A Parigi c’è una mensa per aiutare gli studenti che hanno pochi soldi e pochi amici Si chiama La Cop1ne e propone esclusivamente cucina vegetariana, un menù costa 3 euro.
Il Premier australiano è stato accusato di antisemitismo per aver indossato una maglietta dei Joy Division Una deputata conservatrice l’ha attaccato sostenendo che l’iconica t-shirt con la copertina di Unknown Pleasures sia un simbolo antisemita.
Lo scorso ottobre è stato uno dei mesi con più flop al botteghino nella storia recente del cinema In particolare negli Stati Uniti: era dal 1997 che non si registrava un simile disastro.
La neo premio Nobel per la pace Maria Corina Machado ha detto che l’intervento militare è l’unico modo per mandare via Maduro La leader dell’opposizione venezuelana sembra così approvare l'iniziativa militare presa dall'amministrazione Trump.
Dopo il caso degli accoltellamenti sul treno, in Inghilterra vorrebbero installare nelle stazioni i metal detector come negli aeroporti Ma la ministra dei Trasporti Heidi Alexander ha già fatto sapere che la cosa renderà «un inferno» la vita dei passeggeri.
La Sagrada Família è diventata la chiesa più alta del mondo Il posizionamento di una parte della torre centrale sopra la navata ha portato l’altezza della chiesa a 162,91 metri superando i 161,53 della guglia della cattedrale di Ulm, in Germania
A giudicare dai nomi coinvolti, Hollywood punta molto sul film di Call of Duty Un veterano dei film bellici e lo showrunner del momento sono i due nomi chiamati a sdoganare definitivamente i videogiochi al cinema.

Impressioni dal MFF

Tre redattori e le loro riflessioni alle uscite dalle sale che hanno ospitato il Milano Film Festival

18 Settembre 2011

Siamo stati – da giornalisti, da media partner della sezione Vernixage, ma anche da semplici spettatori – al Milano Film Festival che si conclude oggi. Ecco le impressioni raccolte dalla redazione all’uscita di ogni film:

All My Friends Are Dead. Gran figata. Specie per chi come me da anni si chiedeva cosa ci azzeccassero gli zombie “finti” (quelli che ti mangiano il cervello nei film Hollywoodiani) con gli zombie “veri” (quelli degli stregoni africani). Niente risposte, solo qualche domanda e una buona colonna sonora. (a.m)

Wasted Youth. Esco dall’auditorium San Fedele con l’impressione di potere finalmente dare un volto umano alla crisi greca. Ma anche di avere visto lo stesso film un po’ troppe volte. Solo che in altre occasioni era ambientato in Spagna oppure in Francia. (a.m)

Blackthorn. L’idea di un Western sulle Ande boliviane non è male, peccato per qualche scena un po’ troppo melodrammatica (troppo, almeno, rispetto a quanto Eduardo Noriega potesse reggere). L’Irlanda può andare fiera di Stephen Rea. (a.m)

Scarecrow. Prima della proiezione Randall Poster ci ha detto di avere inserito questo road movie del ’73, con due giovanissimi Al Pacino e Gene Hackman, per il semplice piacere di vederlo. Sono andata allo Strehler per la stessa ragione. (a.m)

Il Capo. Se un corto di 16 minuti ambientato in una cava di marmo di Carrara vi può sembrare una palla, siete fuori strada. Forse, pensandoci bene, una simile sinossi potrà sembrare una palla a molti, ma Yuri Ancarani ha confezionato questo gioiellino apposta per farvi cambiare opinione. Una potenza estetica (e fotografica) sbalorditiva. (d.c)

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