Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Quanto è diffusa in Italia la paura degli immigrati?

In questi giorni si sta parlando molto di immigrazione e di xenofobia. Perché siamo vicini alle elezioni, certo, ma soprattutto per l’attentato di Macerata, dove un ventottenne di estrema destra ha aperto il fuoco contro degli immigrati africani, ferendone sei. Intanto Berlusconi promette di «espellere 600 mila clandestini». Quanto sono diffusi l’odio e la paura degli immigrati in Italia? Quorum, l’agenzia di sondaggi e di comunicazione nota soprattutto per il sito YouTrend, ha condotto un sondaggio che aiuta a capire qual è il clima su questi temi. Il sondaggio risale al 2017, ma la tabella è stata postata su Facebook in questi giorni dal direttore, Lorenzo Pregliasco.

Come si può vedere, più del 68 per cento degli elettori italiani ha una visione critica dell’immigrazione (il 58,9 per cento è “sovranista”, cioè contraria sia all’immigrazione sia all’Europa, mentre il 10,9% è “occidentalista”, cioè contraria all’immigrazione extraeuropea ma favorevole all’Europa unita, dunque presumibilmente anche all’immigrazione da altri Paesi europei). Prevedibilmente, gli elettori di Forza Italia sono ancora più anti-immigrazione: oltre il 70 per cento lo è. Altrettanto prevedibilmente, gli elettori del Movimento Cinque Stelle hanno posizioni ancora più contrarie all’immigrazione: il 73 per cento dei grillini si dice “sovranista” o “occidentalista”.
L’elettorato del Partito democratico, infine, è più eterogeneo, sia rispetto a quelli degli altri partiti, sia rispetto alla popolazione generale: una metà abbondante, cioè il 52 per cento, ha posizioni pro-immigrazione, mentre una metà scarsa, il 48 per cento, ha posizioni anti-immigrazione. In tutto questo, una possibile osservazione è che l’immigrazione è un tema molto complesso, difficilmente riducibile a semplificazioni “pro” o “contro”. Peccato, poi, che manchino i dati sulla Lega…

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.