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Gli scienziati hanno scoperto che il primo bacio sulla bocca è stato dato 21 milioni di anni fa E quindi non se l'è inventato l'homo sapiens ma un ominide, un antenato comune di uomini, scimpanzé, gorilla e orango, animali che infatti si baciano.
Non si capisce bene perché ma Nicki Minaj è andata alle Nazioni Unite a parlare dei cristiani perseguitati in Nigeria Sembra che a volerla lì sia stato Trump in persona, dopo che in più occasioni Minaj gli ha espresso pubblico supporto sui social.
La nuova tendenza nell’industria del beauty è vendere prodotti di bellezza anche a bambine di 3 anni Da anni si parla di Sephora Kids, ma adesso ci sono storie che riguardano bambine addirittura più piccole.
Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.
La cosa più discussa del prossimo Met Gala non è il tema scelto ma il fatto che lo finanzierà Jeff Bezos Il titolo e il tema del Met Gala di quest'anno è Costume Art, un'edizione realizzata anche grazie al generoso investimento di Bezos e consorte.
Per la prima volta è stata pubblicata la colonna sonora di Una mamma per amica In occasione del 25esimo anniversario della serie, su tutte le piattaforme è arrivata una playlist contenente i migliori 18 brani della serie.
Jeff Bezos ha appena lanciato Project Prometheus, la sua startup AI che vale già 6 miliardi di dollari Si occuperà di costruire una AI capace poi di costruire a sua volta, tutta da sola, computer, automobili e veicoli spaziali.
A Buckingham Palace si terrà la più grande mostra di sempre sui vestiti della regina Elisabetta Si intitola Queen Elizabeth II: Her Life in Style, in esposizione ci saranno più di 200 vestiti. Apre il 10 aprile.

Imen Jane e l’economia politica su Instagram

Ha conquistato i suoi 182 mila follower con stories in cui parla di affari internazionali, economia e politica: sabato 30 novembre sarà con noi a Studio in Triennale.

di Studio
25 Novembre 2019

24 anni, nata a Varese da genitori marocchini, laureata in Economia ed amministrazione d’impresa alla Bicocca di Milano, Imen Boulahrajane ha conquistato i 182 mila follower del suo profilo Instagram con sequenze di stories in cui parla di affari internazionali, economia e politica. Come ha recentemente raccontato a D e Donna Moderna, tutto è cominciato una domenica pomeriggio, con la decisione un po’ improvvisa di caricare una sequenza di 26 stories in cui spiegava con parole semplici la crisi del 2008. L’esigenza nasceva dal desiderio di intavolare una discussione sulla crisi con i suoi amici, in occasione del decennale. In quel periodo, racconta, si è resa conto di come le cause, le conseguenze e le dinamiche di un evento così importante per la storia del nostro Paese, fossero ancora poco chiare a molti dei suoi coetanei (qualcuno non ancora non aveva capito cos’era lo spread).

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Che settimana! Difficile da dimenticare il quasi infarto sullo Scalone d’onore al Quirinale da cui sono passati Capi di Stato e di Governo, le corse a Termini, le risate del tassista per il mio imbarazzante affanno, il make-up improvvisato sul bagno del frecciarossa, una sveglia non sentita che mi stava facendo perdere l’importante cerimonia che ogni anno il Presidente della Repubblica ospita in occasione dei Giorni della ricerca @airc.it Difficile poi seguire attentamente il discorso del Presidente quando lo sguardo ti scappa sugli arazzi, i fregi e i soffitti dorati delle sale, il tutto mentre Mario Draghi stava tenendo il suo ultimo discorso da Governatore della BCE. Nel mezzo bisognava trovare il tempo di conciliare lavoro, incontro con il @ilsole_24ore alla IULM, compleanni di amici vecchi e nuovi e lauree di cugini. Per poi sentirmi dire al pranzo da mia madre che non faccio abbastanza movimento! Grazie mamma, grazie a tutti.

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Le sue stories e i suoi contenuti hanno riempito un vuoto, dando una risposta a un bisogno inespresso. Lo dice lei stessa: «Le mie sorelle di 14 e 20 anni non guardano la tv né leggono i giornali: il loro canale di informazione sono i social». La fame di sapere e capire come funzionano le cose, però, esiste ancora. E allora Imen, che si definisce «una divulgatrice con un progetto di comunicazione editoriale», spiega la flat tax, il reddito di cittadinanza, la manovra, la crisi del 2008. «Mi ispiro un po’ all’Economist e un po’ a Ian Bremmer», ha raccontato a D, «grande columnist del Time che ha creato G-Zero, una sorta di think tank estremamente autorevole ma anche social». Boulahrajane è la dimostrazione che esiste un modo utile e intelligente di usare i social, producendo contenuti in grado di informare e stimolare il dibattito. Le critiche che riceve «mirano sempre ad aggiungere qualcosa più che a puntare il dito»: è una delle poche “influencer” che possono vantarsi di non avere hater, anzi, sono in molti a scriverle: «grazie, finalmente ho capito».

Imen Boulahrajane sarà con noi sabato 30 novembre in occasione di Studio in Triennale, due giorni di dibattiti e interviste dedicati a media, cultura, innovazione, design, stili di vita, sport e ambiente, durante il quale presenteremo il nuovo numero di Rivista Studio, in edicola dal 29 novembre. Alle 16:30 parleremo con lei dei cambiamenti che attraversano i media femminili tradizionali, delle nuove community online e del superamento della tradizionale distinzione tra media femminili e maschili. Insieme a Imen Boulahrajane ci saranno Annalisa Monfreda (direttrice di Donna Moderna), Francesca Delogu (direttrice di Cosmopolitan) e Cristina Fogazzi (Estetista Cinica). Vi aspettiamo!
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