Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.
Il nuovo Murdoch
Parte oggi la rivoluzione in casa dello Squalo, con due società nuove di zecca al posto della vecchia News Corp. Una scelta che guarda al futuro.

Oggi inizia ufficialmente una nuova era per l’impero mediatico di Rupert Murdoch. In che senso? Nel senso che da oggi la vecchia e gloriosa News Corp. così come l’abbiamo conosciuta non esiste più. Al suo posto due società gemelle ma separate: la 21st Century Fox, che conterrà tutti i brand relativi ai business televisivi, cinematografici e d’intrattenimento (Sky, la Fox, etc., per intenderci); e la nuova News Corp., con dentro i vecchi giornali di carta tanto amati dal capo (Wall Street Journal e Times di Londra in testa). La scelta non è solo frutto di un cedimento del vecchio Rupert come molti hanno semplificato nell’ennesimo tentativo di gettare discredito sul mai amato Squalo (lo ricordava Paola Peduzzi ieri nel suo pezzo: gli esperti di Murdoch quasi sempre lo detestano), ma frutto di una strategia industriale che invece guarda con lungimiranza al futuro.
Il senso della “rivoluzione”, a suo modo epocale per chi si occupa di media, voluta dal tycoon australiano abbiamo provato a raccontarlo ieri con un inserto dedicato sul Foglio e due pezzi gemelli, uno del sottoscritto e uno di Paola Peduzzi. Link qui di seguito, per chi volesse approfondire.
Ricomincio da capo – Di Paola Peduzzi
Le regole delle due nuove società di Murdoch – Di Federico Sarica

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