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14:02 giovedì 4 dicembre 2025
Paul Thomas Anderson ha rivelato i suoi film preferiti del 2025 e ha detto che non è affatto vero che questo è stato un pessimo anno per il cinema Secondo il regista, ci sono diversi film (oltre il suo Una battaglia dopo l'altra) usciti quest'anno di cui dovremmo essere molto contenti.
L’ansia da Spotify Wrapped è talmente grave che migliaia di persone hanno creduto a una bufala su una versione modificabile disponibile a pagamento Evidentemente, quella di scoprire di avere dei brutti gusti musicali scorrendo il proprio Wrapped è una paura più diffusa di quanto ci si immagini.
Jafar Panahi ha detto che dopo gli Oscar tornerà in Iran e andrà di nuovo in carcere Mentre era a New York per una premiazione, ha scoperto di essere stato condannato a un anno di carcere per «attività di propaganda».
Secondo Cahiers du Cinéma il film dell’anno è un documentario su un torero peruviano Un film che, per la redazione di Cahiers, è meglio anche di Una battaglia dopo l'altra di Paul Thomas Anderson, secondo in classifica.
La pagina Wikipedia più letta nel 2025 è stata quella di Charlie Kirk Con 45 milioni di visualizzazioni, la pagina dedicata a Kirk ha superato quelle di Trump, del Papa, di Musk, di Mamdani e pure di Superman.
Il nuovo trend di TikTok sono i video anti immigrazione generati con l’AI Milioni di visualizzazioni per video apertamente razzisti e chiaramente falsi che incolpano i migranti di crimini che non sono mai avvenuti.
In Cina le persone stanno andando a vedere Zootropolis 2 insieme ai loro cani e gatti Alcuni cinema cinesi hanno organizzato proiezioni pet friendly per vedere il film Disney con i propri animali domestici.
Anche stavolta il premio di Designer of the Year l’ha vinto Jonathan Anderson È la terza volta consecutiva, stavolta ha battuto Glenn Martens, Miuccia Prada, Rick Owens, Martin Rose e Willy Chavarria.

Il climate change allungherà le percorrenze dei voli transatlantici

10 Febbraio 2016

Uno studio di Paul Williams, scienziato esperto di atmosfera all’università di Reading, Regno Unito, ha incrociato i software usati dalle compagnie aeree per calcolare le rotte migliori e i modelli climatici, gettando luce sull’impatto del riscaldamento globale sui voli intercontinentali tra Stati Uniti ed Europa.

I cambiamenti climatici stanno aumentando la velocità della corrente a getto, un flusso d’aria costante che soffia in direzione est sull’Atlantico; i piloti solitamente la sfruttano per diminuire i tempi di percorrenza dei voli dagli Stati Uniti all’Europa, ma si troveranno, ha rivelato Williams nella sua ricerca pubblicata su Environmental Research Letters, a subirne sempre più gli effetti quando attraverseranno l’Atlantico in direzione opposta. I dati raccolti dal ricercatore dicono che il vantaggio guadagnato da ovest a est è minore del tempo perso viaggiando da est a ovest, risultando in un allungamento medio di un’andata e ritorno di 1 minuto e 18 secondi. Proiettando questo valore su base annua, è stato calcolato che si tradurrà in 2000 ore extra di volo, 22 milioni di dollari in più di spese per il carburante e 70 milioni di chili di ulteriori emissioni di CO2.

«L’industria aviatoria sta subendo pressioni per ridurre il suo impatto ambientale, ma questo studio mostra un nuovo modo in cui l’aviazione è essa stessa oggetto degli effetti del cambiamento climatico», ha commentato Williams. Non si tratta della prima ricerca che prova gli effetti negativi del riscaldamento globale sui voli: in passato si era parlato di aumento della frequenza di turbolenze e riduzione del peso che gli aeromobili possono caricare.

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