Hype ↓
13:41 giovedì 9 ottobre 2025
László Krasznahorkai ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2025 Lo scrittore ungherese, 71 anni, è stato premiato «per la sua opera trascinante e visionaria, capace, in un'epoca di terrori apocalittici, di riaffermare il potere dell'arte».
Dopo il successo al cinema di Le città di pianura, su Mubi arriva l’opera prima di Francesco Sossai, Altri cannibali È un horror, parla di cannibali (ovviamente) e finora era stato praticamente introvabile a causa della mancata uscita nelle sale.
Francis Ford Coppola sta cercando attori in Calabria per il suo nuovo film, che sarà girato tutto in italiano Distant Vision è un liberissimo adattamento dei Buddenbrook: sarà il primo film in italiano del regista e pure il suo primo film girato in Calabria.
Donald Trump potrebbe davvero vincere il Nobel per la pace?  Lui è ovviamente convinto di sì, ma le sue possibilità, stando alle previsioni, non sono affatto buone.
L’oro è sempre più caro Il suo prezzo ha superato i 4 mila dollari all’oncia (28,3 grammi) registrando il più grande rialzo dagli anni ’70.
L’ex marito di Gisèle Pelicot ha contraddetto uno dei condannati che sosteneva di non sapere che la donna fosse stata sedata durante le violenze Husamettin Dogan, uno dei 51 condannati nel primo processo, aveva fatto appello eccependo di non sapere che la donna fosse stata drogata dal marito.
Dopo anni di indiscrezioni, ripensamenti e cancellazioni, il sequel di Heat di Michael Mann è finalmente confermato La sceneggiatura è scritta, il budget c'è ed è altissimo, adesso manca solo il cast: si parla di Austin Butler, Adam Driver e/o Leonardo DiCaprio.
Secondo una ricerca, su TikTok per ogni contenuto pro Israele ce ne sono 17 pro Palestina Lo si legge in un report di Cybersecurity for Democracy, che ha anche scoperto che i post a favore di Israele ricevono più visualizzazioni.

La lista dei libri più importanti degli ultimi 20 anni secondo Lithub

02 Gennaio 2017

Michele Filgate di Literary Hub ha chiesto a 14 autori contemporanei di indicare i libri più importanti e influenti scritti negli ultimi vent’anni. Tra gli scrittori  interpellati: Ben Fountain, Colson Whitehead, Colum McCann, Geoff Dyer, Jonathan Franzen, Jonathan Lethem, Lauren Groff. Maggie Nelson e Rick Moody. Ne è venuto fuori uno «studio informale» che, come nota Filgate, non esprime scelte molto condivise o che si sovrappongono. Soltanto tre libri, infatti, hanno ricevuto tre voti: Infinite Jest di David Foster Wallace, Il mondo conosciuto di Edward P. Jones e La strada di Cormac McCarthy.

Qui di seguito la lista che comprende soltanto i libri che hanno ricevuto più voti, mentre la lista completa si può consultare qui:

David Foster Wallace – Infinite Jest

Cormac McCarthy – La strada

Edward P. Jones – Il mondo conosciuto

Don DeLillo – Underworld

Karl Ove Knausgaard – La mia battaglia

Roberto Bolaño – 2666

David Mitchell – L’atlante delle nuvole

Chimamanda Ngozi Adichie – Americanah

Marilynne Robinson – Gilead

Elena Ferrante – La tetralogia

George Saunders – Pastoralia

Lydia Davis – The Collected Stories (in italiano i racconti della Davis sono stati pubblicati in due volumi editi da Rizzoli: Creature nel giardino e Inventario dei desideri)

Chris Kraus  – I Love Dick

Katherine Boo – Belle per sempre

Michelle Alexander – The New Jim Crow

Leggi anche ↓

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.