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La Sagrada Família è diventata la chiesa più alta del mondo Il posizionamento di una parte della torre centrale sopra la navata ha portato l’altezza della chiesa a 162,91 metri superando i 161,53 della guglia della cattedrale di Ulm, in Germania
A giudicare dai nomi coinvolti, Hollywood punta molto sul film di Call of Duty Un veterano dei film bellici e lo showrunner del momento sono i due nomi chiamati a sdoganare definitivamente i videogiochi al cinema.
Dopo 30 anni di lavori e un miliardo di investimenti, è stato finalmente inaugurato il nuovo, gigantesco museo egizio di Giza Sarà il museo più grande del mondo dedicato a una singola civiltà e punta a rilanciare il turismo in crisi in Egitto.
Le dimensioni del massacro in Sudan sono visibili nelle immagini satellitari Il Paese è devastato dal 2023 da una sanguinosa guerra civile su base etnica scatenata dalle Forze di Supporto Rapido (RSF).
Il colpo più duro all’ex principe Andrea non è stata la revoca del titolo, ma il linguaggio usato nel comunicato ufficiale Gli esperti sono rimasti scioccati dal linguaggio “brutale” utilizzato da Buckingham Palace per annunciare che Andrea non sarà più principe.
L’operazione anti narcos a Rio de Janeiro è stata la più sanguinosa nella storia della città 2.500 agenti delle forze speciali brasiliane hanno attaccato il noto gruppo di narcotrafficanti Commando rosso, provocando 138 morti.
La quarta stagione di The White Lotus sarà ambientata tra Parigi e la Costa Azzurra Saltato l’accordo commerciale con la catena di hotel Four Seasons, HBO sta cercando hotel di lusso vista Senna come set della nuova stagione.
Robert Pattinson ha deciso di diventare un cantante e avrebbe già pronto il suo primo album Un’ambizione che coltivava sin dai tempi di Twilight: due brani della colonna sonora del film li cantava lui.

I diritti Lgbt in Israele, e nei dintorni

31 Luglio 2015

Gay Pride Rally In Tel Aviv

Al Gay Pride di Gerusalemme, giovedì 30 luglio, un ebreo ultra-ortodosso di 40 anni, Yishai Schlissel, ha assaltato il corteo armato di un coltello da cucina, colpendo sei persone. Schlissel era libero da pochi giorni: aveva appena scontato una condanna a 10 anni per tentato omicidio, ovvero per un attentato del tutto uguale a quello del 30 giugno, al Pride del 2005.

Israele, nel teatro mediorientale in cui si trova, è facilmente lo stato più avanzato in tema di diritti Lgbt: l’omosessualità è legale dal 1988. I matrimoni omosessuali non sono ammessi dalla legge, ma sono riconosciuti quelli celebrati all’estero. Tutta la questione matrimoniale, in realtà, è molto complicata qui, anche quella riguardante persone eterosessuali. L’unico matrimonio riconosciuto è infatti quello religioso, e soltanto tra persone di religione ebraica.

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Lo scorso anno il sito di Hiddush, un progetto israeliano per l’uguaglianza dei diritti e la libertà religiosa, pubblicò una mappa dei paesi che garantiscono meno diritti in questo senso. Israele, in una scala da 0 a 2, è a braccetto di paesi come Etiopia, Tanzania, Libia, Afghanistan, Iran, Indonesia: il suo voto è zero. Certo, tra zero e zero ci sono sfumature: Israele, come detto poco sopra, è una delle poche nazioni in tutta l’Asia a non giudicare l’omosessualità un comportamento illegale. Succede lo stesso soltanto in Kazakistan, Kyrgyzistan, Tagikistan, Armenia, Azerbaigian, Turchia, Bahrain, Iraq, Giordania, Nepal, Cina, Hong Kong, Sud Corea, Mongolia, Cambogia, Laos, Thailandia, Vietnam, pur con mole restrizioni: in tutti questi paesi non ci sono leggi anti-discriminazione. L’omosessualità è condannabile ancora con la morte in Iran, Arabia Saudita, Yemen, Afghanistan (non ci sono state sentenze, tuttavia, dopo la fine dell’occupazione talebana), Brunei, e ovviamente Stato Islamico.

La situazione in Israele si conferma un po’ confusa: nonostante l’estrema rigidità sui matrimoni, gli omosessuali sono ammessi nell’esercito. Nel 2005, inoltre, la Corte Suprema ha stabilito che una coppia di donne omosessuali poteva adottare i figli l’una dell’altra. Nei territori palestinesi, invece, le cose sono più complicate: sono depenalizzati in Cisgiordania, ma illegali nella striscia di Gaza.

Prima dell’attentato di Gerusalemme, c’erano stati altri gravi episodi di violenza contro la comunità Lgbt: nel 2009, ad esempio, un uomo uccise due persone e ne ferì 15, sparando in un locale Lgbt di Tel Aviv. Nel 2006, al Gay Pride di Gerusalemme, c’erano state violente manifestazioni di stampo omofobo da parte di ebrei ortodossi, e scontri con la polizia. L’anno dopo, il primo ministro Ehud Olmert disse che Gerusalemme non era una città appropriata per tenere manifestazioni come il Pride.

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