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14:41 mercoledì 26 novembre 2025
Nel primo teaser del nuovo Scrubs c’è la reunion di (quasi) tutto il cast originale J.D., Turk, Elliot e anche il dottor Cox al Sacro cuore dopo 15 anni, invecchiati e alle prese con una nuova generazione di medici. Ma c'è una grave assenza che i fan stanno già sottolineando.
Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La nuova funzione di geolocalizzazione di X si sta rivelando un serio problema per i politici Non è facile spiegare come mai i più entusiasti sostenitori di Donald Trump postino dall'India o dalla Nigeria, per esempio.
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.
È morto Jimmy Cliff, l’uomo che ha fatto scoprire il reggae al mondo Aveva 81 anni e senza di lui non sarebbe esistito il reggae per come lo conosciamo oggi. Anche Bob Marley deve a lui il suo successo.
Gli elettori di Ompundja, Namibia, sono così contenti del consigliere regionale Adolf Hitler Uunona che lo rieleggeranno Si vota il 26 novembre e il politico dallo sfortunato nome è praticamente certo di essere rieletto nel consiglio regionale dell'Oshana.
Edoardo e Angelo Zegna: la quarta generazione della famiglia Zegna diventa Co-Ceo del brand Ermenegildo Zegna, nipote del fondatore del marchio, si sofferma sull'importanza come leader del guardare avanti impegnandosi a formare la prossima generazione di leadership

Hotel Trussardi

20 Giugno 2011

Suzy Menkes aspetta sulla soglia della hall di un hotel immaginario. Poco importa se a pochi civici a fianco ci sia il Grand Hotel et de Milan perché al momento l’hotel della Fashion Week Milano Uomo è Palazzo Trussardi in Piazza Scala che, per l’occasione, è stato convertito appunto a simil hotel. L’occasione del caso è la presentazione della p/e 2012 prima collezione di Umit Benan Sahin, nuovo direttore creativo del marchio bergamasco che arriva a gamba tesa in un Centenario ampiamente festeggiato dal brand, a cui mancava solo un cambio di guardia al fronte creativo.

Con la promozione di Umit Benan Sahit, designer turco-tedesco ma prontamente milanese da quando, dopo collaborazioni alla corte di Marc Jacobs, ha vinto il Who’s Next Award nel 2009, Trussardi mette in chiaro il futuro post Milan Vukmirovic. E tutto quadra. Suzy Menkez sulla porta della hall inclusa. La giornalista infatti era tra coloro che hanno accolto il futuro Trussardi in arrivo ieri pomeriggio al palazzo della maison: sulla soglia la reporter dell’International Herald Tribune (che guarda caso 24 ore prima era uscito con una cover luxe dedicata alla famiglia Trussardi, tra foto ricordo e patchwork generazionali) ha visto entrare la collezione disegnata da Umit Benan Sahin indossata da ex modelli e non modelli, che scesi da auto d’epoca varcavano la soglia dell’hotel come viaggiatori in arrivo.

Un’inusuale passerella che occupava parte di Piazza Scala, poi auto d’antant e bici artigianali da buon borghese in città e il capitolo di poche stagioni prima, etno-chic con pellami must(odontici), è stato tolto da sussidiario. La nuova visione Trussardi ripesca da un archivio che parla parecchio italiano e anche i pezzi must della P/E 2012 tornano a parlare la stessa lingua. Che dice “valigia” per quando si scende da una cadillac storica, che risponde a blazer e pantalone da weekend per quando si esce da una Mini molto brit e poco britannia se contestualizzata tra le colline toscane. E ancora, uomini barbuti che attraversano le vie del nuovo Oriente  (quello della vicina Istanbul,  la stessa matrice del nuovo designer di casa e infatti a scendere da una berlina blu è lo zio di Benan) e planano stanchi e affascinanti nel palazzo Trussardi. Il viaggio à rebours di Trussardi continua: a rivangare quella strana aria sana e benestante che sono sati gli anni Ottanta, d’oro, del brand. Il ripescaggio degli storici sedili Alitalia rieditati dal Michael Young durante lo scorso Salone del Mobile (direttore della parte design che abbiamo incontrato e intervistato nel numero due) era stata solo un’anticipazione della necessità di rimettere in moto i desideri cosmopoliti: a partire  dal concetto di viaggio reso istituzione da Nicola Trussardi anni prima con set da viaggio in pelle, come valige perfette da impilare per poi guidare su roboanti auto da parco macchine plus. Un ritorno e una conferma: quella dei pellami come passaporto di un Gran Tour i cui souvenir sono tailleur “innamorati” delle spezie incontrate sul percorso.

E se da un lato continuano gli appuntamenti da calendario (e non solo) di Trussardi peri suoi 100 anni, rimane il fatto che il brand dopo uno show a Pitti lo scorso gennaio dal sitting limited, questa volta sia cascato nella stessa rete di Missoni: far vivere  lo show con chi non ha percepito minima allure da fashion week. Skater con cittadinanza a O.C. che sfrecciano per le vie del centro, diminuzione di taxi e il suono dei flash: queste le varianti tangibili che permettono ai non addetti ai lavori di percepire la FW a Milano. Poi però l’invasione di campo aumenta e se Missoni ha iniziato per primo a far sfilare en plein air tra le colonne di San Lorenzo, Trussardi ha messo in piazza il suo futuro e ha regalato alla città una sequela di modelli che hanno sfilato davanti a un pubblico non richiesto ma semplicemente di passaggio in una caldissima domenica pomeriggio in centro, dove in una singolare performance i modelli scendevano dalle auto storiche ed entravano sotto stretta sorveglianza dei taccuini del caso.

L’arrivo delle star celeb si è sommata alle altre uscite (o arrivi visto l’effetto check in alberghiero) di newcomer-sosia del rapper Pharrell Williams per un fuoco incorociato di modelli che hanno sdoganato un altro casting per maison Trussardi: quello ispirato dalla strada -metodo caro a Umit Benin- per cui i modelli debbano essere verosimili uomini  in coda per un taxi fuori dall’aeroporto così come giovani creativi che riscoprono Milano sulla bicicletta artigianale. “Perché tutti tornavano” da un lungo viaggio in giro per il mondo. Un figliol prodigo andato in cerca del proprio dna cosmopolita.

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