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13:43 venerdì 14 novembre 2025
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.
Il nuovo film di Tom Ford è già uno dei più attesi del 2026, per tantissime e buonissime ragioni Un progetto che sembra quasi troppo bello per essere vero: l'adattamento di uno dei più amati romanzi di Ann Rice, un cast incredibile, Adele che fa l'esordio da attrice.
Nel primo teaser del Diavolo veste Prada 2 si vede già la reunion di Miranda e Andy Le protagoniste salgono insieme sull’ascensore che porta alla redazione di Runway, riprendendo una scena cult del film originale.
L’unica persona ancora convinta che Trump non sapesse niente dei traffici di Epstein è l’addetta stampa della Casa Bianca Nonostante le ultime rivelazioni riguardanti gli Epstein Files, Karoline Leavitt continua a ripetere che «il Presidente non ha fatto nulla di male».
È uscito il primo trailer di Marty Supreme, il film sul ping pong con cui Timothée Chalamet punta a vincere l’Oscar Il film di Josh Safdie è stato accolto con entusiasmo dalla critica e il suo protagonista è già lanciatissimo verso la statuetta per il Miglior attore. 
Da oggi scatta il blocco ai siti porno per i minorenni, solo che al momento non è bloccato niente Dal 12 novembre i portali per adulti devono controllare l'età degli utenti con un sistema esterno e anonimo, che però non è ancora operativo.

E se per sfuggire dalla Nsa portassimo i nostri dati in mare aperto?

27 Agosto 2013

HavenCo, come suggerisce il nome, è un servizio di data haven – ovvero che promette di mantenere la segretezza dei dati affidatigli dai suoi utenti, senza ogni genere di grattacapo sul piano legale. Già fondato e fallito nei primi anni Duemila, la particolarità di HavenCo è tuttavia la sua origine.

Il territorio privacy-friendly e al di fuori delle giurisdizioni che ha lanciato il servizio si chiama Sealand, e consiste di una vecchia fortezza marittima costruita durante la Seconda guerra mondiale per proteggere le coste britanniche al largo di Harwich, nell’Essex. Nel 1967 Paddy Roy Bates, titolare di una radio pirata, l’ha occupata e l’ha dichiarata uno Stato indipendente.

Attualmente sulla piattaforma vivono gli eredi di Paddy, che usano titoli nobiliari per riferirsi al loro status di governanti de facto della struttura arrugginita. Lo Stato – se vogliamo chiamarlo così – non è stato tuttavia ancora formalmente riconosciuto da nessuna nazione, anche se ha una propria bandiera (finita persino sulla cima dell’Everest), uno stemma, qualche squadra sportiva dilettantistica e un proprio sito ufficiale che, tra le altre cose, promuove il turismo a Sealand.

HavenCo, tramite un sistema che si basa su tecnologie quali i virtual private network e i servizi di routing – ovvero tecnologie che permettono l’anonimato nella trasmissione dei pacchetti di dati che costituisce la base del funzionamento della rete Internet – promette di mantenere al sicuro i dati dei propri utenti (a iniziare dai delusi dall’NSA americana). A meno che chi la pensa diversamente non sia disposto a nuotare per sei miglia al largo di Suffolk, è possibile che la promessa venga mantenuta.

Come spiega Mother Jones, il progetto iniziale non era decollato per via di timori della famiglia reale, che temeva che un programma di trasmissione illegale di DVD complicasse i rapporti diplomatici col Regno Unito. In altre parole, «l’idea è dare alle persone gli strumenti per inviare e immagazzinare documenti con praticamente tutti i livelli di sicurezza attualmente disponibili, e poi far decidere a loro quanto vogliono essere paranoici». Con le parole del principe James Bates: «Sealand ha sempre avuto il vanto della sua libertà».

Il nuovo HavenCo si basa su quattro standard fondamentali: i VPN, che creano reti private sfruttando quelle pubbliche, lo storage di file sicuro, quello, più decentralizzato e open-source, detto LAFS (Least-Authority File System) e il sistema di web proxy.

Nell’immagine: una veduta di Sealand

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