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13:32 venerdì 7 novembre 2025
Nel nuovo album di Rosalia c’è una canzone in italiano dedicata a San Francesco e Santa Chiara Si intitola "Mio Cristo Piange Diamanti", che lei definisce «la sua versione di un'aria», cantata in un perfetto italiano.
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.
Nella vittoria di Mamdani un ruolo importante lo hanno avuto anche i font e i colori della sua campagna elettorale Dal giallo taxi alle locandine alla Bollywood, il neo sindaco di New York ha fatto un uso del design diverso da quello che se ne fa di solito in politica.
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.

Per colpa di Trump, Harvard rischia di perdere quasi un terzo dei suoi studenti

Gli studenti internazionali sono tantissimi e, con le loro tasse, contribuiscono grandemente al bilancio dell'università.

23 Maggio 2025

Se c’è una cosa che accomuna tutti i regimi autoritari del mondo e della storia è l’odio per l’accademia, per le università. Ora, lungi da noi dire che l’amministrazione Trump sta trasformando gli Stati Uniti d’America in una dittatura (in realtà lo abbiamo già detto), ma gli indizi a sostegno di questa accusa cominciano a essere parecchi. L’ultimo in ordine cronologico è la decisione, annunciata dal Homeland Security Secretary Kristi Noem, di revocare il permesso di Harvard di accettare studenti stranieri. Come riporta il New York Times, gli studenti stranieri costituiscono più di un quarto, quasi un terzo degli iscritti a Harvard: 6800 persone, la maggior parte delle quali vengono da Canada, Cina, Corea del Sud, India, Regno Unito, Australia, Germania, Giappone e Singapore.

Perdere 6800 studenti, sbrigativamente invitati dal governo federale a trasferirsi in un’altra università oppure ad andarsene in un altro Paese, è già un enorme problema. Se poi questi studenti sono anche quelli che, in proporzione, contribuiscono maggiormente all’economia dell’università, la faccenda si fa ancora più grave. Sempre sul New York Times, infatti, si legge che gli studenti stranieri contribuiscono al bilancio di Harvard in maniera assai superiore alla loro presenza numerica. Succede perché per loro non vale nessuno dei contributi e sgravi fiscali che il governo federale americano concede invece ai cittadini statunitensi.

L’amministrazione di Harvard ha già fatto sapere che farà ricorso contro la decisione del governo Trump in tutte le sedi legali possibili. Non c’è dubbio che la guerra tra la più famosa università americana e il Presidente continuerà: in ballo non ci sono soltanto i 2 miliardi di dollari di finanziamenti che il governo ha negato all’università dopo che quest’ultima si è rifiutata di cambiare le sue linee guida in fatto di assunzioni per aderire alla nuova politica anti DEI di Trump. A questo punto, come la stessa Harvard ha spiegato nei diversi comunicati stampa diffusi in queste ore, c’è in ballo l’indipendenza stessa delle università americane.

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