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Negli Usa il Parmigiano Reggiano è così popolare che un’agenzia di Hollywood lo ha messo sotto contratto come fosse una celebrity La United Talent Agency si occuperà di trovare al Parmigiano Reggiano opportunità lavorative in film e serie tv.
I farmaci dimagranti come l’Ozempic si starebbero dimostrando efficaci anche contro le dipendenze da alcol e droghe La ricerca è ancora agli inizi, ma sono già molti i medici che segnalano che questi farmaci stanno aiutando i pazienti anche contro le dipendenze.
Kevin Spacey ha raccontato di essere senza fissa dimora, di vivere in alberghi e Airbnb e che per guadagnare deve fare spettacoli nelle discoteche a Cipro L'ultima esibizione l'ha fatta nella discoteca Monte Caputo di Limisso, biglietto d'ingresso fino a 1200 euro.
Isabella Rossellini ha detto che oggi non è mai abbastanza vecchia per i ruoli da vecchia, dopo anni in cui le dicevano che non era abbastanza giovane per i ruoli da giovane In un reel su Instagram l'attrice ha ribadito ancora una volta che il cinema ha un grave problema con l'età delle donne. 
Da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, le donazioni per Gaza si sono quasi azzerate Diverse organizzazioni umanitarie, sia molto piccole che le più grandi, riportano cali del 30 per cento, anche del 50, in alcuni casi interruzioni totali.
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.

I grillini di sinistra non esistono

Un'idea da archiviare una volta per tutte.

18 Giugno 2018

C’è un’idea che dovremmo avere il coraggio di archiviare una volta per tutte: quella secondo cui i grillini sono di sinistra, che certe idee fascio-leghiste non le condividano, e che magari si sentono un po’ traditi dalla direzione che sta prendendo questo governo. È un’idea che gira da un po’, ma che in questi giorni gira ancora di più, dopo il respingimento dell’Aquarius. Spesso arriva da persone intelligenti e bene intenzionate, per carità, ma resta un’idea sbagliata, che nasce da una percezione sbagliata di che cosa voglia dire “di sinistra”, su chi ha votato Cinque Stelle e sull’aria che tira oggi in Italia. Prendiamo Virzì e il suo recente appello: «Quindi, dico ai miei amici e compagni che per delusione hanno votato Cinque Stelle: svegliatevi. Prendetevi le vostre responsabilità». Oppure i proprietari di quel locale di Palermo che hanno offerto una birra agli elettori di Di Maio pentiti: «Tra chi ha votato Cinque Stelle, ci sono tante persone impegnate in percorsi sociali, immaginiamo che oggi si sentano un po’ traditi. Non c’è nulla di male, noi li consoliamo con una birra».

Il fil rouge nella maggior parte di questi ragionamenti è il tradimento, la percezione che in molti abbiano votato Di Maio e compagnia per frustrazione e delusione, che magari consideravano l’alleanza con la Lega un male necessario ma che oggi siano indignati dalla linea salviniana quasi quanto lo siamo noi. Il primo assunto, quello secondo cui il voto pentastellato nasca soprattutto dalla delusione verso la classe dirigente, potrà anche essere vero; ma il secondo, per cui la xenofobia di stampo padano farebbe loro orrore, resta tutto da dimostrare. Anzi, grazie a un sondaggio appena pubblicato da Repubblica, sappiamo che è dimostrato il contrario: più del settanta per cento degli elettori Cinque Stelle approva la chiusura dei porti italiani all’Aquarius, una percentuale uguale a quella che si trova tra gli elettori di Forza Italia e non di moltissimo inferiore a quella che si trova tra i leghisti (87 per cento). Secondo la stessa rilevazione, effettuata da Demos&Pi per conto del quotidiano, l’idea stessa dei respingimenti trova più sostegno tra chi ha votato M5S (64 per cento) che tra chi ha votato Forza Italia (58).

Ma come, si dirà, i sondaggi vanno presi con le pinze, poi ne esistono altri che dicono esattamente il contrario, che chi vota M5S arriva soprattutto da sinistra. Per esempio, c’è una rilevazione condotta da Eumetra MR qualche mese fa, secondo cui il 37 per cento dei grillini si considera di sinistra e soltanto il nove di destra (gli altri si dichiarano centristi e, soprattutto, «né di destra né di sinistra). Poi c’è la questione dei transfughi dal Pd: secondo un’analisi dell’Istituto Cattaneo di Bologna, al Movimento Cinque Stelle sono finiti ben 1,88 milioni di voti che furono del Partito democratico, nel suo momento di massimo splendore. Infine, stando a un sondaggio Tecné di aprile, alle ultime politiche un iscritto su tre della CGIL ha votato M5S.

Quello che dicono questi dati, però, è che c’è una buona fetta degli elettori Cinque Stelle che arriva dalla sinistra e/o che si considera di sinistra. Due cose ben diverse dal poter dire che sono, effettivamente, di sinistra. Si sente spesso dire che, a differenza di chi ha votato Lega, chi ha votato M5S non era animato soprattutto dalla xenofobia. Si sente dire, come accennato prima, che la delusione nei confronti della classe dirigente è stato un fattore determinante. Si potrebbe aggiungere che una certa linea filo-liberalizzazioni (adottata non solo dal Pd, ma da tutte le sinistre europee) ha contribuito ad alienare certi settori dell’elettorato che votavano per tradizione a sinistra, vedi gli iscritti alla CGIL. Sono tutte osservazioni, in parte, vere, questo nessuno lo nega. L’idea che però andrebbe archiviata, una volta per tutte, è che questo elettorato non si riconosca anche nella xenofobia leghista. Magari hanno votato Cinque Stelle per frustrazione, per la promessa del reddito di cittadinanza, o perché delusi da una sinistra liberista, però resta il fatto che il razzismo salviniano non dà loro più di tanto fastidio, anzi. Non c’è stato nessun “tradimento”, nessuna delusione dei grillini di sinistra. Perché i grillini di sinistra non esistono.

Foto Getty
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