Sarà il museo più grande del mondo dedicato a una singola civiltà e punta a rilanciare il turismo in crisi in Egitto.
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism
A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.
Il problema dell’overtourism non finisce mai, non conosce stagionalità né confini. Stavolta la questione si pone in Egitto, già Paese tra i più colpiti dagli effetti negativi del turismo di massa. Non è trascorso nemmeno un mese dall’apertura al pubblico del nuovissimo Gran Museo Egizio di Giza (un progetto iniziato vent’anni fa e costato circa 1 miliardo di dollari) avvenuta il 4 novembre, e la direzione della struttura già si trova ad affrontare la sua prima ondata di overtourism.
Come riporta Artnews, all’inizio di novembre circolavano già sui social media le immagini di visitatori frustrati a cui era stato negato l’ingresso a causa del sovraffollamento all’interno del Museo, dovuto al superamento del limite di visitatori giornalieri. Al momento questa limite si aggira intorno ai 20 mila biglietti, circa il 60 per cento dei quali riservato a visitatori egiziani, mentre il restante 40 per cento ai visitatori stranieri. Il sistema delle quote sui biglietti, inoltre, ha sollevato le critiche del deputato egiziano Freddy Elbaiady, che attraverso un post su Facebook ha definito questa scelta «inaccettabile» e penalizzante per i cittadini egiziani.
Nonostante il Museo non abbia risposto ufficialmente al post di Elbaiady, dall’1 dicembre l’ingresso avverrà solamente tramite pre prenotazione, indicati precedentemente. Infine, mentre i residenti pagheranno un biglietto pari a 4,20 dollari, i turisti pagheranno un biglietto di circa 30,40 dollari per accedere al Museo.