Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Graffiti israeliani a Berlino che parlano di Shoà


Quattro street artist israeliani sono stati, nell’inverno 2013, a Berlino. Il gruppo, che si fa chiamare Broken Fingaz e ha visitato di recente anche il Messico, Amsterdam e, nell’agosto 2013, l’Italia, è composto da quattro ragazzi di Haifa, tutti di età compresa tra i 25 e i 28 anni.
I Broken Fingaz scelgono un tema diverso per ogni città, legato al luogo e alla storia. Nel caso di Berlino hanno scelto l’Olocausto, e nella capitale tedesca hanno tenuto anche una piccola esposizione dal titolo Bottle Neck (nello spazio Urban Spree).
Il risultato di quei giorni è ora testimoniato da questo video, realizzato dal magazine online The Forward. «Un progetto artistico del genere poteva nascere solo all’interno della comunità ebraica», ha commentato il gallerista Pascal Feucher. «Immaginate una cosa del genere fatta da un tedesco… sarebbe stata male interpretata».

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.