Hype ↓
15:37 martedì 21 ottobre 2025
I trafficanti di Captagon, l’anfetamina siriana, si stanno rivelando un grave problema per il nuovo governo siriano In questi giorni le autorità hanno sequestrato 12 milioni di pasticche, la più grande operazione di questo tipo dalla caduta del regime di Assad.
In carcere Sarkozy verrà messo in isolamento per evitare che gli altri detenuti si facciano i selfie con lui L'amministrazione della prigione di La Santé di Parigi ha preso questa decisione per proteggere il Presidente dal suo "fandom" carcerario.
La prima serie tv tratta dal Signore delle mosche l’ha realizzata Jack Thorne, il creatore di Adolescence Con la consulenza degli eredi di William Golding, per garantire la massima fedeltà della serie, prodotta da Bbc, ai temi e alle atmosfere del romanzo.
Il figlio del fondatore di Mango sarebbe sospettato nell’indagine sulla morte del padre Lo riportano i quotidiani El Pais e La Vanguardia: la polizia starebbe verificando delle supposte incongruenze nelle dichiarazioni di Jonathan Andic relative alle circostanze della morte del padre Isak.
È morta Sofia Corradi, la donna che ha inventato l’Erasmus “per colpa” della burocrazia italiana Aveva 91 anni e l'idea dell'Erasmus le venne quando in Italia non le furono riconosciuti degli esami universitari fatti negli Usa.
Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali» Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.
Gli addetti stampa della Casa Bianca hanno risposto «tua madre» a una normalissima domanda di un giornalista durante una conferenza stampa Una domanda sul vertice tra Trump, Putin e Zelensky a Budapest, che Karoline Leavitt e Stephen Cheung hanno preso molto male, a quanto pare.
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 

Gli ucraini hanno lanciato un’app che conta i soldati russi morti

06 Maggio 2022

Il Comando delle Forze Armate ucraine ha annunciato sui social il lancio di una nuova app: si chiama “Nave da guerra russa, vai a fare in culo” (un ennesimo omaggio al soldato ucraino che, durante l’assedio dell’Isola dei Serpenti, rispose così ai russi che gli intimavano di arrendersi) e serve ad aiutare gli ucraini a tenere il conto di quanti soldati russi muoiono ogni giorno tentando di portare a termine la loro operazione militare speciale. L’app è stata realizzata da Alty, una tech company ucraina, ed è disponibile per il iOS. A breve sarà realizzata una versione per i dispositivi Android. Oltre a tenere il conto dei caduti russi, l’app raccoglie anche informazioni sulle armi e gli equipaggiamenti che i soldati della Federazione lasciano sul campo.

«L’idea ci è venuta seguendo il lavoro del Comando delle Forze Armate, che dall’inizio della guerra ha sempre pubblicato delle dettagliate infografiche sulle perdite subite dall’esercito russo e sui mezzi nemici distrutti durante i combattimenti», ha detto a The Daily Beast Leonid Goriev, amministratore delegato di Alty, «Per questo […] abbiamo realizzato una pratica app con degli splendidi widget per tracciare le perdite degli invasori e contribuire alla nostra vittoria». Nell’app sono incluse delle istruzioni per far apparire le informazioni nella “Today View” di iPhone, in modo tale che gli utenti non debbano nemmeno aprire l’applicazione per consultare gli ultimi aggiornamenti.

In questo momento, il contatore dell’app dice 24 mila soldati russi morti dall’inizio dell’invasione. Numeri, però, che potrebbero essere persino peggiori: a marzo la Nato aveva rivelato che la Federazione avrebbe perso addirittura 40 mila uomini solo nel primo mese di guerra, tra morti, feriti e catturati. Cifre che confermano una sensazione che gli analisti hanno sin dall’inizio dell’attacco russo all’Ucraina: l’esercito di Putin è male organizzato, poco preparato e, da certi punti di vista, scarsamente attrezzato. Se è vero, infatti, che le armi a disposizione dei russi sono superiori a quelle degli ucraini, è vero anche che questi ultimi, per esempio, sembrano essere dotati di kit di primo soccorso migliori di quelli dei loro avversari. Negli scorsi giorni è girata molto sui social una foto che metteva a confronto gli strumenti di primo intervento medico in dotazione ai russi con quelli in dotazione agli ucraini.

In molti (anche tra i russi) sono rimasti sconvolti dall’evidente superiorità dei secondi, un’implicita conferma che c’è qualcosa che non va nella catena di comando russa: forse è vero che a Putin non importa granché di aiutare gli uomini impegnati sul campo di battaglia o forse ha ragione chi dice che lo Stato Maggiore russo sta mentendo al Presidente perché terrorizzato da come potrebbe reagire se venisse a conoscenza del pessimo andamento del conflitto.

Leggi anche ↓

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.