Praticamente e psicologicamente è un’esperienza rischiosa e incerta. Ce l’ha spiegato José Nivoi, portuale e sindacalista, attivista del Calp e membro dell’equipaggio salpato da Genova e diretto in Palestina.
Secondo il Global Ship Tracking Intelligence c’è una nave della Flotilla che sta ancora navigando verso la Striscia di Gaza
È la Mikeno, che però risulta ferma e con la quale si sarebbero persi i contatti: dalle mappe risulta molto vicina alla costa di Gaza.

Tra la notte di mercoledì 1 e giovedì 2 ottobre, la Marina militare israeliana ha intercettato quasi tutte le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla dirette verso Gaza per portare aiuti umanitari alla popolazione della Striscia. Stando a quanto comunicato dal ministero degli Esteri dello Stato d’Israele, le navi e le barche della Flotilla sono state fermate «senza incidenti» ed è iniziato il trasferimento dei membri dell’equipaggio verso il porto di Ashod. Moltissimi osservatori e commentatori sostengono che questa iniziativa di Israele è una palese violazione del diritto internazionale. Israele sostiene invece di aver fatto tutto per garantire la sicurezza di persone e mezzi che si stavano avvicinando a una «zona di conflitto armato».
Al momento, ci sono però due navi della Global Sumud Flotilla che risultato ancora in viaggio verso la Striscia di Gaza. Con lo strumento di tracciamento disponibile sul sito della Flotilla si vede che tutte le altre imbarcazioni risultano intercettate o presunte tali. Due, però, portano accanto al nome ancora la dicitura “Sailing”. Una è la Marinette, che però è ancora molto distante dalla meta. L’altra è invece la Mikeno, vicinissima alla costa della Striscia di Gaza ma al momento ferma in acqua: la velocità di crociera è di zero nodi, non è ancora chiaro per quale motivo la Mikeno si sia fermata né se e quando riprenderà a navigare. Anche il MarineTraffic, uno strumento di tracciamento del traffico navale in tutto il mondo, segnala la Mikeno vicinissima alle coste della Striscia di Gaza ma ferma in mare da circa un’ora e mezza, al momento in cui scriviamo. Secondo i media italiani e internazionali, la mancanza di aggiornamenti sarebbe dovuta all’interruzione delle comunicazioni tra la Mikeno e il resto della Flotilla.
La notizia dell’intervento della Marina militare israeliana ha scatenato diverse proteste in Italia. Nella notte ci sono state manifestazioni in 35 città, a Milano i manifestanti hanno anche occupato la stazione Cadorna. In una dichiarazione, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk, ha chiesto a Israele di «porre fine all’assedio di Gaza e permettere l’ingresso di aiuti umanitari in tutti i modi possibili».