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L’episodio di Stranger Things in cui Will fa coming out è diventato quello peggio recensito di tutta la serie E da solo ha abbassato la valutazione di tutta la quinta stagione, nettamente la meno apprezzata dal pubblico, almeno fino a questo punto.
Il progetto europeo di rilanciare i treni notturni sta andando malissimo Uno dei capisaldi del Green Deal europeo sulla mobilità, la rinascita dei treni notturni, si è arenato tra burocrazia infinita e alti costi.
Un’azienda in Svezia dà ai suoi lavoratori un bonus in busta paga da spendere in attività con gli amici per combattere la solitudine Il progetto, che per ora è solo un'iniziativa privata, prevede un’ora al mese di ferie e un bonus di 100 euro per incentivare la socialità.
Diverse celebrity hanno cancellato i loro tributi a Brigitte Bardot dopo aver scoperto che era di estrema destra Chapell Roan e altre star hanno omaggiato Bardot sui social per poi ritirare tutto una volta scoperte le sue idee su immigrazione, omosessuali e femminismo.
È morta la donna che restaurò così male un dipinto di Cristo da renderlo prima un meme, poi un’attrazione turistica Nel 2012, l'allora 81enne Cecilia Giménez trasformò l’"Ecce Homo" di Borja in Potato Jesus, diventando una delle più amate meme star di sempre.
C’è un’associazione simile agli Alcolisti Anonimi che aiuta le persone dipendenti dall’AI Si chiama Spiral Support Group, è formato da ex "tossicodipendenti" dall'AI e aiuta chi cerca di interrompere il rapporto morboso con i chatbot.
I massoni hanno fatto causa alla polizia inglese per una regola che impone ai poliziotti di rivelare se sono massoni Il nuovo regolamento impone agli agenti di rivelare legami con organizzazioni gerarchiche, in nome della trasparenza e dell’imparzialità.
Il primo grande tour annunciato per il 2026 è quello di Peppa Pig, al quale parteciperà pure Baby Shark La maialina animata sarà in tour in Nord America con uno show musicale che celebra anche i dieci anni di Baby Shark.

Come Giuseppe Conte è diventato uno stereotipo

L'uomo di legge, il professore paziente, l'eterno mediatore: il modo in cui i giornali italiani descrivono il premier si affida di continuo ai cliché.

02 Maggio 2019

Se il celebre marziano di Ennio Flaiano volesse farsi un’idea di che uomo sia il professore, avvocato e presidente del Consiglio Giuseppe Conte, e avesse la malaugurata idea di informarsi attraverso i retroscena politici dei quotidiani italiani, scoprirebbe un personaggio affine al biblico Giobbe il paziente più che un normale politico italiano.

Sarebbe sorpreso dall’attenzione riservata dalla stampa italiana alla formazione in giurisprudenza del nostro: quasi che l’aver passato anni tra memorie difensive, decreti ingiuntivi, dibattimenti fosse considerato fondamentale e decisivo nel condurre l’azione di governo. I giornali sono affascinati da Giuseppe Conte «uomo di legge», abituato a calcare i tribunali, luoghi dove ha imparato l’arte della retorica e della mediazione. Secondo Il Fatto Quotidiano, nelle mosse del premier in Consiglio dei ministri, si può notare «lo stile, la prudenza dell’avvocato, i piedi di piombo del mediatore gialloverde», condizione particolarissima che gli garantisce un distacco verso le futili liti dei suoi alleati.

Per sottolineare la sua attenzione ai dettagli sul caso Siri, il Sole 24 Ore nota che Conte, «da giurista qual è, non ha potuto lasciar perdere la questione», quasi costretto dalla deontologica rettitudine: mi piacerebbe ignorare i cavilli ma non ci riesco, è più forte di me. Deformazione professionale. Ma attenzione a non rendere il personaggio monodimensionale: Conte non è soltanto avvocato, è anche professore, un professore che si trova spesso costretto ad avere a che fare con allievi indisciplinati. E quindi, quando rimprovera Matteo Salvini, reo di aver alzato troppo la voce con lui, «certamente non ha perso il puntiglio tipico del professore universitario», tiene a raccontarci il Corriere.

In molti non perdono occasione per farci notare quanto sia vestito bene, sempre in ordine nonostante le immani fatiche. Il professore, avvocato e presidente del Consiglio possiede e sfoggia un piglio d’altri tempi: «Conte ha lo stile, l’eleganza e l’eloquio del perfetto democristiano di un tempo», scrive ancora il Corriere. D’altronde, sottolineano i nostri, ed ecco l’accostamento con Giobbe, con questi due vicepremier così litigiosi soltanto un premier speciale potrebbe condurre il governo del cambiamento dritto verso i suoi obiettivi.

I lettori vogliono saperne di più, ed ecco che il Sole 24 Ore li accontenta dedicando un intero articolo alle «Fatiche del premier Conte eterno mediatore». Dopo il racconto delle sue gesta, per tenerci modesti vagamente avvicinate alle dodici fatiche di Ercole, il Sole ci tranquillizza: tutti questi mesi di scontri hanno visto il premier, «affaticato, ma deciso a non mollare». In effetti eravamo un po’ in pensiero. Il Sole non è l’unico a preoccuparsi per il  premier, e anche Repubblica ci informa sui suoi scompensi emotivi con un titolo di apertura in prima pagina: «Conte molto turbato dalla lettera dei Regeni».

Come può un uomo sopportare tante avversità, ci chiediamo noi? Il quotidiano finanziario, visto che può, lo chiede direttamente al protagonista, che risponde tratteggiando il suo metodo: «Il metodo Conte, che sono pronto a brevettare ed è composto di tre elementi: lo studio attento dei dossier, il dialogo con gli attori di volta in volta coinvolti, il confronto con i ministri affinché venga garantita la massima soddisfazione degli interessi generali».

In ogni caso, Conte è sempre calmo, raramente alza la voce. Persino quando, a Strasburgo, i parlamentari europei degli altri paesi gli danno del burattino, il presidente del Consiglio riesce a rimanere: «Il moderato che l’Italia conosce, che evita di personalizzare lo scontro», riporta La Stampa. Una persona capace di fargli perdere la calma in ogni caso esiste. È Matteo Salvini. Secondo Il Giornale, «il sempre calmo Giuseppe Conte, da un po’ di tempo appare irritato con il suo scomodo vice per i suoi “sconfinamenti”», irritazione che può persino arrivare a «ira», come scrive il Corriere in occasione del consiglio dei ministri sul Salva Roma. Dei toni duri nei confronti di Salvini si stupisce anche l’Adnkronos, secondo cui il ministro dell’Interno «manda su tutte le furie persino Conte, di solito sempre pacato».

Cosa manca per completare il quadro del giurista, avvocato e professore? L’utilizzo dei brocardi naturalmente. Niente paura, ci viene in soccorso il Corriere, che riporta benevolo l’ennesima mediazione di Conte, concentrato ora sulla Tav: «E forse in quel frangente si sentiva più avvocato che presidente del Consiglio, se è vero che – come molti colleghi forensi – ha usato una citazione latina per introdurre il suo pensiero: “Sic stantibus rebus, l’opera può essere profondamente rivisitata ma non può essere realizzata”». E così, come molti colleghi forensi, anche il marziano passò al latino: «Quousque tandem abutere, cari quotidiani, patientia nostra?».

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