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In Giappone un uomo si è giocato al casinò online tutto il fondo postpandemico della sua città

Tra quelli che non sono usciti migliori da questi anni di pandemia c’è sicuramente il 24enne giapponese – prudentemente protetto dall’anonimato per decisione delle autorità locali – che una mattina si è svegliato, ha controllato il conto in banca, si è accorto che il governo per qualche ragione aveva deciso di riempirglielo con poco più di 46 milioni di yen (circa 340 mila euro) e ha pensato bene di far fruttare al meglio questo insperato colpo di fortuna andandosi a giocare tutta la somma al casinò online. Somma che, secondo quanto riporta il Guardian, non era (ovviamente) destinata all’uomo ma alla città in cui risiede. I 46 milioni di yen erano infatti la cifra versata dal governo centrale in un fondo istituito per aiutare gli abitanti della città in difficoltà economiche a causa della pandemia.

Tra l’altro, il giovane avrebbe avuto comunque diritto a una parte di quei soldi: circa centomila yen, più o meno 735 euro. Solo che, per sbaglio, qualche dipendente del comune di Abu, città nel Giappone dell’ovest, ha versato nel suo conto corrente tutta la somma che avrebbe dovuto essere distribuita tra le 463 famiglie del Comune che ne avevano diritto. Quando l’amministrazione locale si è accorta dell’errore (il 12 maggio), ha immediatamente sporto denuncia chiedendo la restituzione della somma. Ma il ragazzo risultava irraggiungibile. Probabilmente perché, come ha spiegato poi il suo avvocato, stava usando il telefono per giocare al casinò online con l’ingente somma versatagli dal governo. Tant’è che quando le autorità cittadine sono finalmente riuscite a contattarlo, il giovane ha prima detto che avrebbe restituito tutto e poi ha precisato che quella era soltanto una dichiarazione d’intenti, visto che quei soldi ormai non erano più nella sua disponibilità.

Il sindaco di Abe, Norihiko Hamada, ha definito «imperdonabile» il comportamento del ragazzo, ribadendo che la città avrebbe fatto tutto il possibile per recuperare i soldi persi. Magari ci riuscirà davvero, ma difficilmente quei soldi usciranno dalle tasche dell’anonimo giocatore d’azzardo: sempre secondo il suo avvocato, il ragazzo non possiede beni mobili o immobili. Senza considerare che, in punta di diritto, non ha fatto nulla di illegale: il codice civile giapponese tutela il diritto del cittadino di ritirare soldi dal conto in banca, a prescindere dall’appartenenza e provenienza degli stessi.