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10:18 lunedì 22 dicembre 2025
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

George Saunders ha lanciato Story Club, la sua newsletter su Substack

03 Dicembre 2021

L’ultimo libro di George Saunders, A swim in a pond in the rain (ancora inedito in Italia) era la traduzione cartacea di un corso di scrittura creativa tenuto alla Syracuse University. Saunders ha detto di aver scritto questo libro così particolare perché voleva smentire, per il grande pubblico, alcuni dei miti riguardanti il processo creativo dello scrittore. Il nuovo progetto intrapreso da Saunders è simile nell’intento ma diverso nello strumento: si tratta di una newsletter di Substack (alla quale è possibile iscriversi a partire da oggi) intitolata Story Club. Anche in questo caso, come in quello di A swim in a pond in the rain, Saunders racconterà e spiegherà gli esercizi e i consigli che è solito dare nei suoi corsi di scrittura creativa. Ma la newsletter non si limiterà a questo: ci saranno anche dei Q&A con gli iscritti sulle tecniche e lo stile di vita degli scrittori, e anche conversazioni sulla scrittura e sulle opere di Saunders stesso.

In un’intervista a LiteraryHub Saunders ha dichiarato che fino a prima di accettare la proposta che ha portato alla nascita di Story Club, non aveva idea di che cosa fosse Substack (non è una rivelazione così sorprendente, in fondo: è nota la sua assenza dai social media e avversione per la internet culture), nonostante ci siano scrittori molto famosi, per esempio Salman Rushdie e Chuck Palahniuk, che usano la piattaforma ormai da tempo. «Sono stati loro, quelli di Substack, a contattare me», ha detto Saunders. All’inizio non era neanche sicuro di voler accettare. La decisione l’ha presa dopo la pubblicazione di A swim in a pond in the rain, quando ha cominciato a ricevere le prime reazioni e opinioni dei lettori.

Saunders ha raccontato che questa volta i lettori gli scrivevano cose diverse dal solito, «più generose, facevano intuire una volontà di partecipazione alla discussione superiore a quella alla quale sono abituato. Di solito ricevo lettere che dicono “ho odiato il tuo libro” oppure “l’ho amato”. Questa volta, invece, i lettori mi scrivevano come se avessero voglia di giocare con me. “Ecco cosa penso di Tolstoj, ecco cosa mi ha davvero commosso in Checkov, ecco cosa penso ti sia sfuggito mentre tenevi quel corso”. È stato grazie a un allineamento favorevole delle stelle che ho avuto la possibilità di continuare a fare questo lavoro che, in parte, considero egoista perché mi è molto utile ma che ho notato piace molto ai lettori». Oltre a questo, le ragioni che hanno convinto Saunders ad accettare l’offerta di Substack (a parte il modello di pagamento diretto, dal lettore allo scrittore, senza intermediari di mezzo) stanno nella sua convinzione di non aver bisogno di un editor che controlli i suoi contenuti e nella certezza di riuscire a costruire una comunità di lettori capace di una discussione appassionata ma non avvelenata, diversa da quella ormai abituale dei social media.

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