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15:12 sabato 13 settembre 2025
Per la prima volta nella storia, nel mondo ci sono più bambini obesi che sottopeso Stando a un report dell'Unicef, oggi un bambini su 10 soffre di obesità, addirittura uno su 5 è in sovrappeso.
Su internet la T-shirt dell’assassino di Charlie Kirk sta andando a ruba, anche a prezzi altissimi Su eBay sono spuntati decine di annunci in cui la maglietta viene venduta a prezzi che arrivano anche a 500 dollari.
In Corea del Nord sono aumentate le condanne a morte per chi guarda film e serie TV straniere Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il regime di Kim Jong-un ora usa anche l'AI per perseguire questo grave crimine.
L’episodio di South Park che prendeva in giro Charlie Kirk è stato “cancellato” La decisione è arrivata dopo le proteste dei conservatori statunitensi, che accusano lo show di aver contribuito al clima d’odio contro Kirk.
La bandiera di One Piece è diventata un simbolo di protesta in tutto il mondo Prima in Nepal e adesso anche in Francia: la bandiera del manga di Eichiiro Oda è diventato il vessillo di tutti coloro che si ribellano ai governi.
Il video dell’omicidio di una ragazza ucraina a Charlotte, North Carolina, è diventato un’arma di propaganda di tutta la destra mondiale A partire, ovviamente, dal movimento Maga nel Stati Uniti, da Donald Trump in persona, fino all'Italia, a Matteo Salvini.
Le proteste di Bloquons tout in Francia sarebbero partite tutte da un post in un gruppo Telegram Un post neanche tanto recente: è apparso su Telegram a maggio ma è diventato virale negli ultimi giorni, subito prima e subito dopo le dimissioni di Bayrou.
C’è un nuovo uomo più ricco del mondo che ha superato Elon Musk grazie all’AI Si chiama Larry Ellison e ha scavalcato l'allievo-rivale grazie alla crescita record della sua Oracle, dovuta agli investimenti nell'intelligenza artificiale.

Paleointernet

Il viaggio di due artisti americani nel mondo dimenticato di Geocities, l'adolescenza del web, in cui i siti erano colorati, illeggibili e pieni di Gif.

26 Febbraio 2013

C’è stato un tempo, nemmeno tanto lontano, in cui fare siti con sfondi finto-marmo e Gif animate pixellate era non solo ok ma altamente consigliato. La norma. Erano gli anni Novanta e la Rete era ancora una cosa strana, fisicamente legata al telefono di casa – si collegava il computer alla presa telefonica – tanto che se qualcuno alzava la cornetta mentre l’utente era connesso, tutto svaniva. Si doveva ricominciare da capo e risorbirsi il lamento del modem. Nel 1995, agli albori di internet, due imprenditori, David Bohnett e John Rezner, fondarono la Beverly Hills Internet che avrebbe poi cambiato nome in Geocities, diventando nel giro di quattro anni il terzo sito più visitato del mondo.

Tutti noi abbiamo una nostro foto che teniamo nascosta da qualche parte, sperando che nessuno la veda mai e che quel periodo della nostra vita in cui ci eravamo tinti i capelli o vestiti in modo imbarazzante rimanga segreto. Con i social network è un lavoro più complesso, ma di solito si conservano queste foto al sicuro, in qualche cassetto. Internet ha però la sfortuna di non accettare l’oblio, di non potersi permettere molti segreti, quindi la sua fase da dimenticare è visibile a tutti. E si chiama, per l’appunto, Geocities.

Nel 2009 Yahoo!, che aveva acquisito il portale una decina d’anni prima (probabilmente condannandolo alla fine con il suo temuto bacio della morte), chiuse Geocities, ormai inutilizzato, permettendo a molti utenti internet di fare un bel sospiro di sollievo: finalmente quella mia pagina dedicata a Dragon Ball scomparirà e io non dovrò più preoccuparmene. Illusi.

A ritirare fuori gli scheletri pixellati dagli armadi di migliaia di persone ci hanno pernsato Olia LialinaDragan Espenschied, una coppia di artisti statunitensi autori di un bizzarro volume chiamato Digital Folklore e amanti del lato vintage del web. Il 26 ottobre 2009 Geocities moriva. Il 26 ottobre 2010 i due cominciarono a scaricare un file torrent da 2 terabyte (link The Pirate Bay), l’archivio quasi-completo di tutti i siti Geocities recuperati nel frattempo dal team di Archive Team, che si occupa di difendere e salvare la nostra «eredità digitale». Un file da 2 TB è molto, molto grande. Ma Olia e Dragan erano attrezzati: avevano appena comprato un hard disk da 2 TB. Così hanno proceduto al download. E hanno aspettato.

Hanno finito di scaricarlo il 25 aprile 2011. Aperto il file, i due si sono ritrovati in un’altra dimensione, in una soffitta abbandonata in cui una vecchia zia misteriosa aveva accumulato i ricordi di gioventù e vecchie foto di mamma e papà. Un mondo così diverso, assurdo, inguenuo, improbabile. Puro camp. Che fare con questo oceano di immagini? Un tumblr, ovviamente. Così nacque One Terabyte of Kilobyte Age a cui è associato un blog che funge da diario di bordo per questo enorme sbobinamento. Da allora, giorno dopo giorno pubblicano reperti dalla preistoria del web. Colori sgargianti, sfondi maculati che rendono impossibile la lettura, animazioni assurde e molte immagini mancanti che allora rimandavano a contenuti “esterni”, nel frattempo estinti. Dei proto-blog spesso tematici, fatti da e per i pochi utenti che popolano la Rete all’epoca: un ambiente ostile, elitario – uno scantinato in cui si riunisce una setta bizzarra ed esclusiva. Riguardando l’aspetto di questi siti è difficile capire come da quello si sia arrivati ai prodotti odierni: innovazione tecnologica, certo; una maggiore diffusione delle connessioni Internet; ma soprattutto – pare – un diverso approccio al mezzo, che da tempo non è più un vezzo per smanettoni ma una parte consistente delle nostre vite. Sono passati meno di 20 anni dall’era Geocities, eppure queste immagini sembrano dagherrotipi da un’epoca lontana. Ricordi sfocati che  è bello rispolverare, per lo stesso motivo per cui è divertente virare in seppia le fotografie fatte con i nostri telefoni utilizzando Instagram.

Di seguito proponiamo un po’ di screenshot pubblicati da Lialina e Espenschied: in molti casi, ovviamente, si perde la natura dinamica dei siti originali, che erano cosparsi dalle Gif animate vintage di cui abbiamo già discusso. Ad ogni modo, è uno spettacolo notevole che potete continuare qui. Buona visione.

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