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I ladri che rubano iPhone fingendosi commessi di un Apple Store

New York ha un problema con gli iPhone: non con la loro diffusione, stabilmente onnipresente ormai da qualche anno, né col loro funzionamento, ma con particolari sottrazioni indebite degli smartphone Apple. La settimana scorsa una ventina di iPhone sono stati rubati da un punto vendita di SoHo, e dall’inizio di quest’anno un Apple Store dell’Upper West Side ha totalizzato 67 smartphone mancanti all’appello per opera di tre individui.

I colpevoli di questi furti, lungi dall’aver escogitato un complesso o efferato sistema per svaligiare le rivendite ufficiali dell’azienda californiana, hanno una linea d’azione infallibile: si vestono come i commessi degli iconici store, entrano, si avvicinano agli espositori della merce, se ne appropriano e se ne vanno. Come riporta il New York Post, l’Apple Store dell’Upper West Side è solito fare tirocini per i praticanti nella sua sede, motivo per cui  tre volti nuovi con le divise blu non hanno dato particolarmente nell’occhio.

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La divisione retail di Apple, per quanto indirettamente, è l’inaspettato corresponsabile di questi furti: l’anno scorso la vicepresidente della divisione ha lanciato l’iniziativa “Back to Blue… But All New”, una sorta di nuove linee guida per l’abbigliamento degli impiegati dei punti vendita. Da quel giorno, chi lavora in un Apple Store può vestirsi con variazioni sul tema della classica polo blu col logo della società; inoltre, prima le uniformi cambiavano su base stagionale, anche in concomitanza con il lancio dei prodotti, mentre ora il passaggio alle divise permanenti “variabili” ha confuso il campo. Spalancando le porte degli store ai malintenzionati (e non solo: anche il comico Tyler Fischer nel video di seguito dimostra che non è troppo difficile fingersi un commesso Apple e parlare con gli avventori dei negozi).