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19:48 martedì 1 luglio 2025
L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.
In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.
Una delle band più popolari su Spotify nell’ultimo mese è un gruppo psych rock generato dall’AI Trecentomila ascoltatori mensili per i Velvet Sundown, che fanno canzoni abbastanza brutte e soprattutto non esistono davvero.
A Bologna hanno istituito dei “rifugi climatici” per aiutare le persone ad affrontare il caldo E a Napoli un ospedale ha organizzato percorsi dedicati ai ricoveri per colpi di calore. La crisi climatica è una problema amministrativo e sanitario, ormai.
Tra i contenuti speciali del vinile di Virgin c’è anche una foto del pube di Lorde Almeno, secondo le più accreditate teorie elaborate sui social sarebbe il suo e la fotografia l'avrebbe scattata Talia Chetrit.
Con dei cori pro Palestina e contro l’IDF, i Bob Vylan hanno scatenato una delle peggiori shitstorm della storia di Glastonbury Accusati di hate speech da Starmer, licenziati dalla loro agenzia, cancellati da Bbc: tre giorni piuttosto intensi, per il duo.

I ladri che rubano iPhone fingendosi commessi di un Apple Store

10 Giugno 2016

New York ha un problema con gli iPhone: non con la loro diffusione, stabilmente onnipresente ormai da qualche anno, né col loro funzionamento, ma con particolari sottrazioni indebite degli smartphone Apple. La settimana scorsa una ventina di iPhone sono stati rubati da un punto vendita di SoHo, e dall’inizio di quest’anno un Apple Store dell’Upper West Side ha totalizzato 67 smartphone mancanti all’appello per opera di tre individui.

I colpevoli di questi furti, lungi dall’aver escogitato un complesso o efferato sistema per svaligiare le rivendite ufficiali dell’azienda californiana, hanno una linea d’azione infallibile: si vestono come i commessi degli iconici store, entrano, si avvicinano agli espositori della merce, se ne appropriano e se ne vanno. Come riporta il New York Post, l’Apple Store dell’Upper West Side è solito fare tirocini per i praticanti nella sua sede, motivo per cui  tre volti nuovi con le divise blu non hanno dato particolarmente nell’occhio.

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La divisione retail di Apple, per quanto indirettamente, è l’inaspettato corresponsabile di questi furti: l’anno scorso la vicepresidente della divisione ha lanciato l’iniziativa “Back to Blue… But All New”, una sorta di nuove linee guida per l’abbigliamento degli impiegati dei punti vendita. Da quel giorno, chi lavora in un Apple Store può vestirsi con variazioni sul tema della classica polo blu col logo della società; inoltre, prima le uniformi cambiavano su base stagionale, anche in concomitanza con il lancio dei prodotti, mentre ora il passaggio alle divise permanenti “variabili” ha confuso il campo. Spalancando le porte degli store ai malintenzionati (e non solo: anche il comico Tyler Fischer nel video di seguito dimostra che non è troppo difficile fingersi un commesso Apple e parlare con gli avventori dei negozi).

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