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I cocainomani hanno finalmente reso Fitbit utile

Potremmo interpretarla come una sorta di strategia di riduzione del danno sui generis, ma forse meglio prenderla così com’è: la Cnbc fa sapere che sempre più cocainomani a San Francisco utilizzano i contapassi fitness per “monitorare” il loro consumo di droga. Dispositivi come l’Apple Watch e Fitbit, insomma, sembrano aver trovato un’applicazione alternativa a quella per cui sono stati inizialmente concepiti: in fondo si tratta pur sempre di benessere della persona, no? Su Reddit i thread sull’argomento sono tanti e approfonditi, con gli utenti che raccontano le loro esperienze e si danno consigli sull’utilizzo “proattivo” di speed, ketamina e altre droghe.

 

Manco a dirlo, i dottori interpellati dalla giornalista Christina Farr non sono proprio favorevoli a questa pratica non convenzionale, ritenendola anzi pericolosa per la salute. Ethan Weiss, cardiologo dell’Università della California di San Francisco, ha infatti avvertito i solerti festaioli «che il ritmo cardiaco e la pressione sanguigna sono anch’essi influenzati dall’uso di cocaina e non sono attualmente monitorabili dalla maggior parte dei dispositivi intelligenti di consumo». Non sembra strano che questa moda sia partita dalla Silicon Valley: dopo l’Adderall, il Burning Man e le orge più tristi della storia, questa volta i “techies” hanno fatto il giro completo, rovinando qualcosa che si erano inventati loro per primi.

Una donna consuma cocaina nel 1935 (Henry Guttmann/Getty Images)