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La Sagrada Família è diventata la chiesa più alta del mondo Il posizionamento di una parte della torre centrale sopra la navata ha portato l’altezza della chiesa a 162,91 metri superando i 161,53 della guglia della cattedrale di Ulm, in Germania
A giudicare dai nomi coinvolti, Hollywood punta molto sul film di Call of Duty Un veterano dei film bellici e lo showrunner del momento sono i due nomi chiamati a sdoganare definitivamente i videogiochi al cinema.
Domani verrà inaugurato il nuovo, gigantesco museo egizio all’ombra delle piramidi Sarà il museo più grande del mondo dedicato a una singola civiltà e punta a rilanciare il turismo in crisi in Egitto.
Le dimensioni del massacro in Sudan sono visibili nelle immagini satellitari Il Paese è devastato dal 2023 da una sanguinosa guerra civile su base etnica scatenata dalle Forze di Supporto Rapido (RSF).
Il colpo più duro all’ex principe Andrea non è stata la revoca del titolo, ma il linguaggio usato nel comunicato ufficiale Gli esperti sono rimasti scioccati dal linguaggio “brutale” utilizzato da Buckingham Palace per annunciare che Andrea non sarà più principe.
L’operazione anti narcos a Rio de Janeiro è stata la più sanguinosa nella storia della città 2.500 agenti delle forze speciali brasiliane hanno attaccato il noto gruppo di narcotrafficanti Commando rosso, provocando 138 morti.
La quarta stagione di The White Lotus sarà ambientata tra Parigi e la Costa Azzurra Saltato l’accordo commerciale con la catena di hotel Four Seasons, HBO sta cercando hotel di lusso vista Senna come set della nuova stagione.
Robert Pattinson sta per lanciare la sua carriera da cantante  L’attore di Batman e Mickey 17 ha registrato sette canzoni da solista, realizzando un’ambizione che coltiva sin dai tempi di Twilight. 

Perché molte persone credono che lo sbarco sulla Luna non sia mai avvenuto

10 Luglio 2019

La storia di tutte le bufale si assomiglia, così quella sul falso allunaggio ha qualche parentela con quella dei vaccini che provocano autismo. Come scrive il Guardian: «Ci sono voluti 400 mila impiegati e professionisti della Nasa per mandare Neil Armstrong e Buzz Aldrin sulla Luna nel 1969, ma è bastato solo un uomo per diffondere l’idea che fosse un falso». Quest’uomo risponde al nome di Bill Kaysing (mentre quello che provocò l’infinita e ancora più pericolosa credenza di una correlazione tra vaccini e autismo, nonostante le moltissime ricerche serie che lo negavano, è Andrew Wakefield).

La cosa incredibile è che a 50 anni dall’impresa, e con decine di evidenze che dimostrano la veridicità dell’allunaggio (tra cui 382 chili di roccia lunare raccolta nel corso delle sei missioni e le immagini della Nasa Lunar Reconnaissance Orbiter che mostrano le tracce lasciate dagli astronauti sul suolo lunare), le teorie cospirazioniste hanno ancora dei seguaci. Tanti. Come riportato da The Conversation, che cita varie ricerche sul tema, sono il 5-10% degli americani, il 12% dei britannici, il 57% dei russi, addirittura il 20% di italiani che non crede all’allunaggio. È storia di questi giorni un articolo a sostegno del falso allunaggio pubblicato da un blogger de Il Fatto Quotidiano, che ha suscitato molte polemiche. Si legga a tal proposito il commento su Twitter del direttore della testata Peter Gomez:

Nel 1976 Bill Kaysing, che tra il 1956 e il 1963 lavorava presso la Rocketdyne, un’azienda che contribuì a costruire il Saturn V, autopubblicò un pamphlet intitolato We Never Went to the Moon: America’s Thirty Billion Dollar Swindle (“Non siamo mai andati sulla Luna. Una truffa da 30 miliardi di dollari”). Da allora la teoria cospirazionista ha iniziato a diffondersi trovando infine in internet il mezzo ideale per amplificarla. Se si guarda un video di Apollo 11 su YouTube, ad esempio, è probabile che a seguire in automatico ci sia un documentario sul falso allunaggio.

Secondo Roger Launius, ex capo del dipartimento “Storia” della Nasa, «la verità è che gli americani (e non solo loro, ndr) amano le teorie della cospirazione. Ogni volta che succede qualcosa di grande, qualcuno ha una contro-spiegazione». Prima di internet, le teorie sul falso allunaggio ha vissuto un momento di boom nel 2001, quando Fox News trasmise un documentario intitolato Did We Land on the Moon? che riproponeva le “ipotesi” a un nuovo pubblico. Launius ricorda come l’agenzia spaziale fu invasa da una mole di richieste di chiarimenti mai ricevuta fino ad allora.

Secondo lo scrittore Oliver Morton, autore del libro The Moon: A History for the Future, «le missioni Apollo furono realizzate per mostrare quanto potente fosse l’America in termini di fare delle cose», mentre la teoria del complotto lunare «cerca di dimostrare quanto potente sia l’America nel fare credere al popolo cose che non sono vere». Nella diffusione della “teoria” c’entra anche il passaggio dagli anni ’60 ai ’70, un decennio improntato alla paranoia e alla protesta. Un’epoca fertile per film come Capricorn One (1978) di Peter Hyams, thriller liberamente tratto dal libro di Kaysingian, che raccontava come il governo fosse in grado di prendere in giro chiunque. La cosa più interessante, chiosa il Guardian, è che mentre la prima generazione di cospirazionisti lunari era motivata da una rabbia in senso lato politica, quella odierna sembra originare più che altro dalla noia, così il confine tra cospirazione e intrattenimento è diventato molto labile.

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