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22:53 domenica 24 agosto 2025
Daniel Day-Lewis non recita più ma ha fatto un’eccezione per il film d’esordio di suo figlio  Sono passati otto anni dalla sua ultima volta, ha interrotto il pensionamento per fare il protagonista nell'opera prima del figlio Ronan.
Il rebranding dell’Eurovision per il 70esimo anniversario non sta andando per niente bene Il nuovo logo, soprattutto, non piace né ai fan né ai graphic designer, che già chiedono di tornare alla versione precedente.
L’organizzazione che monitora la sicurezza alimentare nel mondo ha confermato per la prima volta che a Gaza c’è una carestia Secondo l'Integrated Food Security Phase Classification, organizzazione alla quale si affida anche l'Onu, a Gaza la situazione è di Carestia/Catastrofe umanitaria.
Il nuovo trailer del Mostro conferma che la serie di Stefano Sollima è uno dei titoli imperdibili della Mostra del cinema di Venezia Dopo la prima a Venezia sarà disponibile su Netflix a partire dal 22 ottobre.
L’ultimo film della saga di Mission: Impossible è stato trasmesso gratuitamente su YouTube, ma ha potuto “vederlo” solo chi conosce l’alfabeto Morse E il pubblico sembra aver molto apprezzato l'iniziativa, a giudicare dai commenti che si leggono su YouTube.
A Maiorca quest’anno ci sono molti meno turisti a causa delle proteste contro l’overtourism Addirittura il 40 per cento in meno rispetto al 2024, secondo gli allarmatissimi balneari, ristoratori e albergatori locali.
Un sacco di gente è andata a vedere un concerto di Justin Bieber a Las Vegas senza accorgersi che sul palco non c’era lui ma un sosia Ci è voluta una canzone intera (una non eccellente interpretazione di "Sorry") prima che qualcuno cominciasse a sospettare.
È uscito il primo trailer di Good Boy, l’horror raccontato dal punto di vista di un cane Chi il film l'ha già visto dice che è bellissimo e che il protagonista, il cane Indy, meriterebbe un premio per la sua interpretazione.

Un uomo si è perso in alta montagna e non ha risposto ai soccorsi perché non conosceva il numero 

26 Ottobre 2021

Ricorda un po’ la vicenda dell’uomo dato per disperso in Turchia, che si era inconsapevolmente unito alle ricerche di quanti lo stavano cercando. Anche questa volta, sembra una barzelletta ma non lo è. A spiegare nei dettagli la vicenda sono stati gli agenti del Lake County Search and Rescue, l’equivalente della guardia alpina, in Colorado, in un comunicato rilasciato sulla loro pagina Facebook, come riportato dal Guardian. Il 18 ottobre il servizio di salvataggio riferisce di aver ricevuto una chiamata in cui veniva riportato come un escursionista, partito alle 9 del mattino, che aveva iniziato l’ascesa al Monte Elbert (4401 metri, la più alta delle Montagne Rocciose e la seconda più alta degli Stati Uniti dopo il Monte Whitney in California) non avesse fatto ancora ritorno alle 20. «Diversi tentativi di contattare il soggetto tramite il numero di cellulare non hanno avuto successo», scrivono gli operatori che poco dopo hanno iniziato le spedizioni di ricerca: se una prima squadra di cinque membri ha  iniziato a setacciare le aree in cui presumibilmente l’escursionista si sarebbe potuto perdere, la notte stessa, senza risultati, un secondo team ha cercato in una zona «in cui gli escursionisti in genere perdono il sentiero», nella mattinata del 19. Proprio durante quella mattina, verso le 9.30, l’escursionista era arrivato a casa, con diverse chiamate senza risposta sul telefono e senza aver idea che in parecchi lo stessero cercando nonostante si fosse effettivamente perso per delle ore.

«Il soggetto ha dichiarato di aver perso il sentiero intorno al tramonto e di aver trascorso la notte cercandolo, e una volta trovato, ne ha tentati diversi altri cercando di individuare l’inizio di quello corretto, raggiungendo infine la propria auto la mattina successiva, circa 24 ore dopo l’inizio della sua  escursione», si legge nel comunicato. In questa stagione, sulle Rocky Mountain, i sentieri al di sopra del bosco sono già coperti di neve, e spesso gli escursionisti credono di poter trovare la via del ritorno seguendo le proprie tracce, non tenendo conto dei forti venti che spesso le cancellano.

Il Lake County Search and Rescue precisa però come diversi tentativi di contatto telefonico siano stati provati invano, sottolineando come in caso si sia consapevoli del proprio ritardo sull’itinerario e si ricevano chiamate ripetute da un numero sconosciuto, sia meglio rispondere al cellulare. Quel che sembrerebbe una banalità, il rispondere al cellulare se ci si è persi in alta montagna, e che ha scatenato l’ilarità di molti, non è così scontato: il servizio di ricerca e recupero ha esortato a considerare la situazione, scrivendo nei commenti «Ricordate che quello che sembra buon senso col senno di poi non è scontato per un chi si perde e si fa prendere dal panico», visto che senza una probabile ansia da Call Center quest’uomo sarebbe potuto tornar a casa molto prima. 

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