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I fratelli Gallagher si sono esibiti insieme per la prima volta dopo 16 anni In un circolo operaio a Londra.

Un uomo si è perso in alta montagna e non ha risposto ai soccorsi perché non conosceva il numero 

26 Ottobre 2021

Ricorda un po’ la vicenda dell’uomo dato per disperso in Turchia, che si era inconsapevolmente unito alle ricerche di quanti lo stavano cercando. Anche questa volta, sembra una barzelletta ma non lo è. A spiegare nei dettagli la vicenda sono stati gli agenti del Lake County Search and Rescue, l’equivalente della guardia alpina, in Colorado, in un comunicato rilasciato sulla loro pagina Facebook, come riportato dal Guardian. Il 18 ottobre il servizio di salvataggio riferisce di aver ricevuto una chiamata in cui veniva riportato come un escursionista, partito alle 9 del mattino, che aveva iniziato l’ascesa al Monte Elbert (4401 metri, la più alta delle Montagne Rocciose e la seconda più alta degli Stati Uniti dopo il Monte Whitney in California) non avesse fatto ancora ritorno alle 20. «Diversi tentativi di contattare il soggetto tramite il numero di cellulare non hanno avuto successo», scrivono gli operatori che poco dopo hanno iniziato le spedizioni di ricerca: se una prima squadra di cinque membri ha  iniziato a setacciare le aree in cui presumibilmente l’escursionista si sarebbe potuto perdere, la notte stessa, senza risultati, un secondo team ha cercato in una zona «in cui gli escursionisti in genere perdono il sentiero», nella mattinata del 19. Proprio durante quella mattina, verso le 9.30, l’escursionista era arrivato a casa, con diverse chiamate senza risposta sul telefono e senza aver idea che in parecchi lo stessero cercando nonostante si fosse effettivamente perso per delle ore.

«Il soggetto ha dichiarato di aver perso il sentiero intorno al tramonto e di aver trascorso la notte cercandolo, e una volta trovato, ne ha tentati diversi altri cercando di individuare l’inizio di quello corretto, raggiungendo infine la propria auto la mattina successiva, circa 24 ore dopo l’inizio della sua  escursione», si legge nel comunicato. In questa stagione, sulle Rocky Mountain, i sentieri al di sopra del bosco sono già coperti di neve, e spesso gli escursionisti credono di poter trovare la via del ritorno seguendo le proprie tracce, non tenendo conto dei forti venti che spesso le cancellano.

Il Lake County Search and Rescue precisa però come diversi tentativi di contatto telefonico siano stati provati invano, sottolineando come in caso si sia consapevoli del proprio ritardo sull’itinerario e si ricevano chiamate ripetute da un numero sconosciuto, sia meglio rispondere al cellulare. Quel che sembrerebbe una banalità, il rispondere al cellulare se ci si è persi in alta montagna, e che ha scatenato l’ilarità di molti, non è così scontato: il servizio di ricerca e recupero ha esortato a considerare la situazione, scrivendo nei commenti «Ricordate che quello che sembra buon senso col senno di poi non è scontato per un chi si perde e si fa prendere dal panico», visto che senza una probabile ansia da Call Center quest’uomo sarebbe potuto tornar a casa molto prima. 

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