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20:29 giovedì 20 novembre 2025
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.

Gli errori ortografici più famosi della letteratura

08 Gennaio 2018

Bustle ha raccolto gli errori ortografici più celebri della letteratura. Si tratta di refusi che sono riusciti a sopravvivere a revisioni, editing, letture e riletture, raggiungendo le copie in vendita sugli scaffali delle librerie e, in alcuni casi, cambiando il senso di parte del contenuto di un libro. Quello con la storia più carina si trova in Finnegan’s Wake di James Joyce, un’opera scritta in modo talmente strano (chi ha provato leggerla lo sa) da rendere abbastanza difficile riconoscere un possibile errore. Leggenda vuole che Joyce abbia dettato parti del libro al suo amico del cuore Samuel Beckett. Durante una di quelle sessioni di scrittura, qualcuno bussò alla porta. Ecco che il “come in” (entra pure) di Joyce viene fedelmente trascritto da Beckett che, abituato a trascrivere frasi sconnesse, deliranti e senza senso, non fece una piega. Quando Joyce rilesse il testo e si accorse dell’errore dell’amico decise di non correggerlo.

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Un altro curioso sbaglio è il termine “dord” aggiunto all’edizione del 1934 del Webster’s New International Dictionary. La parola, che non significa assolutamente nulla, è spiegata con il significato di densità (ma si trattava appunto di un errore: gli autori volevano infatti scrivere solo una D, l’abbreviazione di densità). Fu scoperto solo nel 1939: per 5 anni, quindi, la parola “dord” significò densità. Anche Shakespeare è stato vittima di un refuso, o qualcosa di simile. Cimbelino, una delle sue opere meno apprezzate dai suoi contemporanei, contiene un personaggio di nome Imogen. Ecco, si tratta di un errore: il nome vero di questa ragazza per una serie di vicissitudini finisce a travestirsi da uomo, infatti, all’inizio, era Innogen. Ma le due “n” vicine sembravano così tanto una “m” che, col passare del tempo, il nome finì per essere stampato direttamente così. Ci sono altri esempi di omissioni o trasformazioni di lettere o brevi parole. Il più divertente è quello che compare in una versione della Bibbia pubblicata nel 1631. Unico errore in tutto il libro, è la mancanza di un “not” in uno dei Dieci Comandamenti, che così diventa «Thou shalt commit adultery» e quindi, in pratica: «Devi commettere adulterio».

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