Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Il nuovo film dello Studio Ghibli si potrà vedere su Netflix
Arrivato anche in Italia in sordina dopo più di un anno durante il quale ne abbiamo parlato e discusso, alla fine è uscito al cinema mentre eravamo in vacanza (a fine luglio), in pochissime sale selezionate senza che in molti se ne potessero rendere conto. Anche per questo il nuovo film dello Studio Ghibli, Earwig e la Strega, il primo lungometraggio animato completamente in CGI, arriverà a novembre su Netflix (in Italia dal 18). Ad annunciarlo, con un trailer, è stata la stessa piattaforma, la quale ha già reso disponibile il film in Giappone e Stati Uniti da diverse settimane.
La pellicola, come avevamo scritto qui, è basata sul romanzo omonimo del 2011 di Diana Wynne Jones (pubblicato in Italia da Salani) ed è diretta da Goro Miyazaki, il figlio di Hayao, che si è occupato invece dello sviluppo e della produzione del progetto insieme a Toshio Suzuki. La storia segue le vicende di Earwig, una bambina cresciuta in orfanotrofio che viene adottata da due misteriosi personaggi. Si ritroverà in una casa magica, fatta di stanze invisibili, libri oscuri e strane pozioni. Ricordiamo che il film aveva debuttato in Giappone già il 30 dicembre 2020, sull’emittente televisiva NHK. La nuova opera, comunque, è nota per non essere piaciuta ai fan dello Studio sin dalle prime immagini diffuse, quando in molti avevano lamentato il fatto che il fascino dei film di Miyazaki dipendesse proprio dall’animazione bidimensionale e degli sfondi accuratamente disegnati.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.