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20:23 sabato 20 dicembre 2025
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LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
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Cos’è Dress to Impress e perché è stato il gioco dell’estate

Charli XCX, Bratz, moda, glitch, jumpscare, easter egg e momenti lol: il gioco, disponibile sulla piattaforma di gaming Roblox, ha mostrato di avere tutti gli ingredienti per conquistare la Gen Z e non solo.

di Studio
04 Settembre 2024

Come ha scritto Emma Kent in un articolo dedicato al gioco uscito l’1 settembre su Eurogamer, le persone che giocano a Dress to Impress sono accomunate dalle seguenti caratteristiche: appartenere alla Gen Z, conoscere il significato del termine “slay”, seguire account aggiornatissimi sui vari trend e in generale sul mondo della moda, avere appena trascorso una “brat summer“. Viene da chiedersi, allora, se anche il social media manager della Nato, che proprio ieri ha pubblicato un controverso post creato con il brattizzatore (questo), sia un appassionato giocatore di Dress to Impress. Probabile. Anche perché questo gioco è attualmente il più popolare sulla piattaforma di gaming Roblox, e i numeri ci dicono che, negli ultimi mesi, ci stanno giocando davvero tantissime persone. Come mai questo successo? Potete scegliere una spiegazione breve o una lunga: quella breve è che Charli XCX ha collaborato con Dress to Impress per presentare un aggiornamento a tema di brat e, come avrete intuito, la popstar è nella fase Re Mida della sua carriera: tutto ciò che tocca diventa oro (o meglio, verde).

Qui invece la spiegazione lunga. Prima di tutto, come funziona questo gioco: al giocatore viene assegnato un “tema” (qualche esempio dalla lista completa: ballerina, back to school, book club, dark coquette, cybergoth, hipster, office mermaid, music festival, pastel, fairytale, widow, Y2K, zombie, ecc.)  l’accesso a una stanza piena di vestiti, una postazione make-up, e un limite di tempo per creare un look unico e sorprendente. Una volta scaduto il tempo, i giocatori, o meglio i loro avatar vestiti e truccati, fanno una sfilata per mostrare i loro outfit, e tutti li devono valutare da 1 a 5 stelle. È un gioco semplice e creativo che grazie al conto alla rovescia riesce anche a generare delle piacevoli botte di adrenalina, in più ha uno stile grafico Y2K irresistibile: le modelle hanno delle testolone decorate in stile Bratz («Passion 4 fashion», diceva la sigla della pubblicità delle Bratz, che infatti erano la versione cool di Barbie, la tipa basic per antonomasia), a cui si possono aggiungere lunghe ciglia, gloss, ombretti perlati.

Ma il dettaglio più irresistibile di Dress to Impress, quello che ha conquistato anche tutti gli youtuber che stanno dedicando interi canali al gioco, è la possibilità di fare casino. Lo spiega benissimo Kent: «Questo genere di giochi è normalmente piuttosto restrittivo sul numero di oggetti che consente di utilizzare contemporaneamente. Gli oggetti sono spesso limitati a slot specifici: sulla testa si può mettere soltanto un cappello, per la parte superiore si può selezionare soltanto una maglietta. Il motivo è impedire che le cose sembrino caotiche o che si verifichi il temuto “clipping”, quando gli oggetti si intersecano tra loro in modi inaspettati o impropri. Dress to Impress non si preoccupa affatto di questo. Proprio come la Brat Summer, abbraccia la possibilità di essere e fare un casino totale».

Il gioco ti permette di stratificare uno sull’altro fino a 18 oggetti, il che significa prendere davvero alla lettera il trend del “layering” («la stratificazione è una tecnica molto utilizzata nello styling del mondo reale, aggiunge profondità e qualità a un outfit: è bello che sia un’opzione praticabile nel gioco», scrive Kent). Questo significa che potete far indossare alle vostre povere modelle fino a 18 gonne una sull’altra, o sommare sulle loro teste 18 acconciature, creando delle mostruosità dall’effetto abbastanza comico. In più il gioco contiene e conserva, volutamente, diversi glitch, che permettono di creare situazioni assurde, ad esempio far sfilare una modella con le braccia staccate dal corpo.

Su Dress to Impress quindi, si può trovare e fare tutto: look effettivamente ottimi, ma anche fenomeni da baraccone. Utenti che si impegnano al massimo immedesimandosi in un fashion designer e manigoldi che si divertono a pasticciare con tutti gli oggetti disponibili (e anche qui, c’è chi eccelle), come quando al ristorante da piccoli mescolavamo in un piatto tutte le cose rimaste sul tavolo per creare una poltiglia terrificante. E a proposito di cose terrificanti, il gioco contiene anche un affascinante lato creepy (come racconta questo articolo di Webboh). Pare che diversi utenti abbiano visto comparire all’improvviso, sullo schermo, mentre giocavano, dei volti da jumpscare (ve lo ricordate Momo?) e che sia possibile seguire una storia molto strana legata al misterioso personaggio della nail tech, Lana (un nome a caso? chissà), il cui diario (posizionato in bella vista sul suo tavolo da lavoro e facilmente leggibile dai giocatori) contiene rivelazioni molto inquietanti.

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