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16:58 martedì 9 dicembre 2025
David Byrne ha fatto una playlist di Natale per chi odia le canzoni di Natale Canzoni tristi, canzoni in spagnolo, canzoni su quanto il Natale sia noioso o deprimente: David Byrne in versione Grinch musicale.
Per impedire a Netflix di acquisire Warner Bros., Paramount ha chiesto aiuto ad Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi e pure al genero di Trump Lo studio avrebbe chiesto aiuto a tutti, dal governo USA ai Paesi del Golfo, per lanciare la sua controfferta da 108 miliardi di dollari.
Sempre più persone si uniscono agli scream club, cioè dei gruppi in cui invece di andare dallo psicologo ci si mette a urlare in pubblico Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.
Dopo il furto dei gioielli, ora il Louvre è nei guai a causa delle infiltrazioni di acqua e degli scioperi dei dipendenti Le infiltrazioni hanno danneggiato 400 documenti della biblioteca del Dipartimento delle antichità egizie, confermando i problemi che hanno portato i lavoratori allo sciopero.
Le cose più interessanti dei Golden Globe 2026 sono The Rock, i film d’animazione e i podcast Più delle candidature per film e serie tv, queste categorie raccontano come sta cambiando l’industria dell'intrattenimento oggi.
Quentin Tarantino ha detto che Paul Dano è un attore scarso e i colleghi di Paul Dano hanno detto che Quentin Tarantino farebbe meglio a starsene zitto Tarantino lo ha accusato di aver “rovinato” Il petroliere, definendolo «un tipo debole e poco interessante».
Già quattro Paesi hanno annunciato il boicottaggio dell’Eurovision 2026 dopo la conferma della partecipazione di Israele Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia hanno annunciato la loro intenzione di boicottare questa edizione se davvero a Israele verrà permesso di partecipare.
Pantone è stata accusata di sostenere il suprematismo bianco perché ha scelto per la prima volta il bianco come colore dell’anno L'azienda ha spiegato che dietro la scelta non c'è nessuna intenzione politica né sociale, ma ormai è troppo tardi, la polemica è esplosa.

Di cosa parla il primo documentario prodotto da Obama, da qualche giorno su Netflix

26 Agosto 2019

L’8 marzo 2018 il New York Times aveva annunciato che gli Obama avrebbero collaborato con Netflix per un progetto tutto loro. La piattaforma di streaming ha stretto con loro un accordo pluriennale per portare al pubblico una serie di contenuti attrvarso vari formatPochi giorni fa, il 21 agosto, il primo documentario prodotto dalla Higher Ground Productions di Barack e Michelle Obama è approdato sulla piattaforma di streaming. Diretto da Julia Reichert e Steven Bogna, American Factory (vincitore del Directing Award al Sundance Festival) racconta la particolare situazione di una fabbrica a Dayton, in Ohio, la cui storia riassume e mette in gioco importanti questioni politiche, sociali e culturali emerse negli Usa negli ultimi anni. Nel 2014, il miliardario cinese Cao Dewang ha resuscitato uno stabilimento della General Motors che aveva chiuso nel 2008, trasformandolo in Fuyao Glass, azienda leader mondiale nella produzione di vetri per auto. Duemila operai americani rimasti senza lavoro hanno così trovato una nuova occupazione, ma sono stati costretti a svolgere lavori pericolosi, sorvegliati dagli impiegati cinesi. Anche gli stipendi si sono rivelati molto più bassi rispetto a prima. I registi hanno seguito i lavoratori, americani e cinesi, durante il loro periodo di adattamento, raccontando l’ottimismo iniziale, le situazioni buffe causate dai problemi di traduzione e il clima di tensione.

Anche se American Factory non menziona mai Donald Trump, quello che racconta è intimamente legato ai fattori che hanno portato alla sua elezione e alla potenziale rielezione. Come sottolinea Zeeshan Aleem di Vice, sui social media e in una breve conversazione con i registi, Obama ha presentato American Factory come un inno all’empatia, l’unico strumento che consente alle persone di trascendere le differenze politiche e culturali:«Se conosci qualcuno, se hai parlato con lui faccia a faccia, se sai qual è la sua storia, puoi creare una connessione».

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