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I dinosauri stavano benissimo fino all’arrivo dell’asteroide, dice uno studio
Una formazione rocciosa in Nuovo Messico proverebbe che i dinosauri non erano già sulla via dell’estinzione come ipotizzato in precedenza.
Sessantasei milioni di anni fa i dinosauri se la passavano piuttosto bene sulla Terra, meglio di quanto finora ipotizzato dagli studiosi. Nel continente americano la loro presenza era tutt’altro che in declino e anzi, godevano di una biodiversità molto superiore a quanto non si fosse pensato finora. Ad aggiornare le precedenti teorie in merito alle condizioni dei dinosauri prima dello spaventoso impatto di un meteorite che ne causò l’estinzione è stato lo studio di un’antichissima formazione rocciosa nel Nuovo Messico. Il Guardian illustra le nuove teorie degli studiosi che da questa antichissima cresta rocciosa, analizzata nelle sue componenti sino al livello degli isotopi, hanno potuto ricostruire molto della popolazione di dinosauri nordamericana prima dello schianto.
Non ci sono dati che indichino una sofferenza o un’uniformità nella specie che possa aver facilitato la scomparsa dei dinosauri dopo lo schianto del meteorite. Gli ultimi dati semmai stanno portando gli studiosi a ipotizzare che le diverse specie tendessero a concentrarsi in base al microclima delle singole regioni del continente americano. I T-Rex erano tra i dinosauri più diffusi sul continente, mentre altre specie meno note si concentravano nelle zone montuose, in quelle temperate o più vicine ai tropici, proprio sulla base del clima. Questo nuovo studio dunque confermerebbe quanto sia stato catastrofico l’impatto del meteorite nel Cretaceo, perché riuscì a causare l’estinzione di massa di una specie che altrimenti sarebbe potuta sopravvivere ancora a lungo.
Soprattutto ne è convinto il loro maschio alfa Peter Thiel, che alla questione ha anche dedicato un ciclo di conferenze. Secondo lui, tutti i mali del mondo sono riassunti nelle parole, opere e missioni di Thunberg.
Nel momento in cui la comunità è stata rimpiazzata da app e device, la genitorialità è diventata missione impossibile e merce preziosissima per le aziende, come racconta la giornalista Amanda Hess nel suo libro Un'altra vita.