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Digitalize Vaticano

Aspettando di conoscere il risultato della fumata del Conclave, mentre gli interrogativi sul nuovo Pontefice aumentano e rimangono – per ora – senza risposta, mentre la Cristianità si chiede quali riforme, quali innovazioni, quali aperture o quali chiusure porterà questo Papa “anomalo”, essendo il primo Pontefice a prendere il posto di un “collega” dimissionario, c’è chi in Vaticano sta già facendo passi importanti verso il futuro. E no, non parliamo dell’ufficio stampa che gestisce la pagina Twitter di Pontifex.

La Biblioteca Vaticana, dotata di 82.000 manoscritti, sta lavorando alla digitalizzazione di tutto il suo archivio, grazie a una partnership con il servizio di cloud storage EMC. Oggi, nella sala lettura, non è possibile accogliere contemporaneamente più di 200 persone. Con la digitalizzazione dei preziosi codici e manoscritti, sarà uno schermo la miglior sala di lettura. Le dimensioni del progetto sono impressionanti: si calcola che ogni testo abbia una composizione media di 500 pagine, e che ogni pagina, digitalizzata, “peserà” circa 150 megabyte. Il risultato: 45 petabyte (un milione di miliardi di byte). Colpisce ancora di più se si pensa che Megaupload, al momento della chiusura, conteneva 28 petabyte di dati.

Il video, che illustra attraverso le voci dei protagonisti – tra cui Luciano Ammenti, coordinatore del data center della Biblioteca Vaticana – è stato realizzato da EMC Tv.

 

 

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