Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

La bandiera europea che sventola a Tbilisi, la crisi di nervi del governo italiano a Cutro, la Milano che odia se stessa e le altre notizie degli ultimi giorni.

di Studio

Esteri – Eurovision
Nonostante gli sforzi dell’Unione europea per sbriciolare il suo stesso mito, l’idea di un continente privo di confini tra le nazioni che lo compongono e di differenze tra i cittadini che lo abitano resta una delle più affascinanti elaborate nella storia dell’umanità. Un’ennesima conferma è arrivata da Tbilisi, teatro di scontri tra la forze dell’ordine e i cittadini contrari a una legge – di chiara matrice filorussa – venduta come un antidoto al veleno degli “agenti stranieri”. Simbolo delle proteste (ovviamente virale sui social), una donna che avanza verso i poliziotti, sfidando il getto d’acqua degli idranti, sventolando la bandiera dell’Ue. Per una volta, le cose sono andate come dovrebbero andare: la legge è stata ritirata.

Politica – South working
La faccia di Tajani nella conferenza stampa tenuta dal governo a Cutro è la versione italiana della leggendaria espressione-meme mostrata da Chris Pine durante la presentazione di Don’t Worry Darling alla Mostra di Venezia. Forse è proprio per allentare la tensione che attanaglia i suoi ministri che Meloni ha deciso di tenere un CdM in south working, da Cutro, così da zittire quelli che l’avevano accusata di ignorare le vittime del naufragio del 26 febbraio. Non è andata benissimo: a parte l’imbarazzo di Tajani, c’è stata l’isteria di Salvini, che ha costretto Meloni a un conciliante intervento, seguito poi da una sua personale incazzatura conclusa da una dichiarazione di guerra agli scafisti valida «in tutto il globo terracqueo». Al solito, la cosa rilevante è così passata in secondo piano: di chi sia la colpa del naufragio in cui sono morte 72 persone ancora non lo abbiamo capito.

Ancora politica – Ha stato Renzi
Anche molti non-renziani e addirittura qualche anti-renziano (del resto quanti renziani sono rimasti sul Pianeta?) hanno applaudito al discorso di Renzi in Senato sulla tragedia di Cutro e sulle pessime spiegazioni del ministro Piantedosi. Discorso di livello insolito per la media parlamentare e quindi via ai rimpianti su cosa l’ex-premier avrebbe potuto essere e non è stato. La palma per il miglior commento a chi ha detto: adesso si capisce meglio perché gli emiri gli danno tutti quei soldi per tenere discorsi.

Milano – Decline Week
Prima il folle pomeriggio di accoltellamenti e rapine in viale Brianza, poi l’annuncio dell’Atm sul taglio delle linee di superficie, in un momento, come quello che stiamo vivendo dalla pandemia, in cui la percezione di Milano sembra peggiorare lentamente ma gradualmente (soprattutto per colpa della questione immobiliare) dai fasti inenarrabili del post-Expo: una combinazione micidiale che si è tradotta (come al solito) prima in lamentele social, poi in dibattito culturale, dal Foglio a queste pagine, tutto infine riassunto sul Corriere della Sera. Ma Milano peggiora davvero o è solo illusione ottica?