Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

Il viaggio in treno di Draghi, Macron e Scholz, il primo suicidio assistito in Italia, Lady Gaga in Joker 2 e le altre notizie degli ultimi giorni.

Esteri – I tre amigos
Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz giovedì erano a Kiev, la loro prima visita di Stato in Ucraina dall’inizio della guerra. Lì si è discusso di cose importanti: l’ingresso nell’Ue dell’Ucraina, la ricostruzione del Paese, un modo per fermare la guerra. Ma essendo questo il periodo storico che è, il dibattito attorno a questo evento è finito (quasi) tutto in meme: centinaia e centinaia di commenti sulla foto che ritrae Draghi, Macron e Scholz in viaggio in treno come tre vecchi amici, tra i quali è spiccato quello di Medvedev, ormai troll dell’internet a tempo pieno, che ha definito i “colleghi” rispettivamente «mangiaspaghetti, mangiarane e mangiasalsicce».

Cronaca – Il fallimento di tutti
Mentre si festeggia il mese del Pride con sconti sui sex toys e loghi dei brand che si tingono d’arcobaleno, una professoressa transgender di 58 anni, Cloe Bianco, decide di darsi fuoco nel suo camper perché non riesce più a vivere e lavorare a causa dell’atteggiamento di indifferenza e chiusura di cui è vittima. Lo fa dopo aver annunciato la decisione di uccidersi sul suo blog. Tra le testate che hanno comunicato la notizia usando il maschile e i commenti idioti dell’assessora Donazzan, c’è anche chi ha capito che la morte di Cloe è un fallimento per tutti, come Alessandro Michele, che ha postato un suo ritratto scrivendo: «May you forgive us”.

Cronaca – Congedarsi dalla vita
«Non nego che mi dispiace. Sarei falso e bugiardo se dicessi il contrario perché la vita è fantastica e ne abbiamo una sola. Ma purtroppo è andata così e io sono allo stremo sia mentale sia fisico», con queste parole Federico Carboni ha spiegato la sua decisione di ricorrere, primo in Italia, al suicidio assistito. Aveva 44 anni e da 12 era paralizzato a causa delle conseguenze di un incidente stradale. Per «congedarsi dalla vita» ha dovuto superare i numerosi ostacoli legali, burocratici e amministrativi che lo Stato ha frapposto tra lui e il suo desiderio, come ha scritto anche il New York Times in un pezzo dedicato alla sua vita e alla sua morte.

Cinema – Jokerface
Con che classe Todd Phillips ha annunciato il secondo capitolo di Jocker: un post Instagram con un’immagine della copertina rossa dello script e una foto in bianco e nero dell’attore premio Oscar Joaquin Phoenix che legge il copione con sigaretta in bocca e vista panoramica. Ma i fan si sono concentrati su un altro aspetto: Joker: Folie à deux potrebbe vedere Lady Gaga nel ruolo di co-protagonista, la dottoressa Harleen Frances Quinz. Difficile che Gaga riesca a eguagliare il sorriso pazzoide di Margot Robbie, qualcuno dice che forse sarà la prima Harley Quinn della storia a parlare in italiano.

Letteratura – L’amico Yehoshua
«Buli possedeva questa prerogativa: aveva bisogno di mettere ordine nelle cose, di tentare di neutralizzare gli aspetti caotici e folli della realtà, della politica, delle differenti identità», scrive il suo amico David Grossman salutandolo con un articolo su Repubblica: “Addio Buli Yehoshua, amico mio”. Un altro bel passaggio: «Quando, anni dopo, gli ricordai quel nostro primo incontro, lui rise: “Guarda”, disse, “quando spunta un nuovo scrittore è sempre un po’ pericoloso. Vai a sapere che verrà fuori da lui, come attaccherà la vecchia generazione. Perciò quando un potenziale concorrente arriva da me, io lo abbraccio forte. Se lo abbraccio, non mi potrà colpire”». Da leggere anche il ricordo di Andrea Canobbio, direttore editoriale di Einaudi.

Premio Strega – La stagione degli outsider
Da quando il Premio Strega ha smesso di essere prevedibile, non si contano più sorprese e novità: l’8 giugno è stata annunciata quella che doveva essere la cinquina 2022 e che per la prima volta nella storia è composta invece da sette libri: due libri ex-aequo al quinto posto, più un libro “ripescato” visto che i primi cinque appartenevano alla grande editoria (il regolamento protegge gli editori medio piccoli inserendo il primo libro più votato di una piccola casa editrice se i primi cinque sono pubblicati da colossi). Comunque vada, quindi, quest’anno non sarà un premio alla carriera: è la stagione d’oro per gli outsider. Nel 2022 non si può diventare davvero mainstream se non si appare un po’ out.