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06:18 giovedì 3 luglio 2025
Il Dalai Lama sta per compiere 90 anni e Cina e Tibet già litigano per il suo successore Lui ha detto che il suo successore non nascerà sicuramente in Cina, la Cina lo ha accusato di essere «un manipolatore».
I BTS hanno fatto la reunion, annunciato un nuovo disco e anche un tour mondiale Finita la leva militare, i sette sono tornati a lavoro: in una live hanno annunciato i molti impegni per la seconda metà del 2025 e il 2026.
Il leak del trailer dell’Odissea di Christopher Nolan era ampiamente prevedibile Il piano era di proiettarlo nelle sale americane per tutto il mese di luglio, ma ovviamente qualcuno ne ha fatto un video con lo smartphone.
Le prime immagini della serie di Neuromante le ha fatte vedere William Gibson Lo scrittore ha condiviso su X una breve clip in cui si vede il leggendario bar Chatsubo di Chiba City: «Neuromancer is in production», ha annunciato.
L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.
In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.

Di cosa si è parlato questa settimana

Le polemiche su Ghali, la memoria di Biden, la morte di Naval'nyj e le altre notizie degli ultimi giorni.

di Studio
17 Febbraio 2024

Esteri – Cronaca di una morte annunciata
La morte di Aleksei Naval’nyj mette tristezza, più che stupore. Era stato arrestato nel 2021, scomparso dai radar nel dicembre 2023 e ricomparso a inizio 2024 nella colonia penale IK-3, nel circolo polare artico. Il più famoso degli oppositori al regime di Putin era in condizioni di detenzione inimmaginabili: 114 giorni di isolamento su 212, aveva scoperto Alice Edwards, la relatrice speciale dell’Onu sulla tortura. Naval’nyj era stato condannato a 19 anni per aver fondato una “organizzazione estremista”, quello che in altri luoghi del mondo si chiama partito politico, ma non era un tipo facile da capire. Contro Putin lo muoveva soprattutto l’avversione alla corruzione, ma la sua linea è sempre stata fortemente nazionalista: si schierò a favore dell’invasione della Georgia, era un sostenitore dell’influenza russa sull’Ucraina, e si trovò anche a giustificare delle violenze neonaziste contro degli immigrati. In Italia, se andremo a pescare vecchie dichiarazioni su Naval’nyj, ne verrà fuori una in particolare, del solito Matteo Salvini. Nel 2017, alla Stampa, diceva: «Ho fatto una ricerca, e mi sono informato sul personaggio in questione. Un blogger anti-Putin, venduto come leader dell’opposizione. Ma che secondo le stime avrebbe solo il 3 per cento. È come se in Italia Fratoianni fosse considerato l’anti Renzi».

Polemiche – La striscia di Ghali
Grazie al cielo Sanremo è finito e possiamo tornare a dimenticarcene per un altro anno, ma ciò non toglie che abbiamo dovuto assistere alla polemica finale, probabilmente quella – l’unica – che ricorderemo dell’intera manifestazione. Il vespaio montato intorno alle dichiarazioni di Ghali, poi censurate, e la scenetta di Mara Venier che legge il comunicato di risposta dell’Amministratore delegato della Rai, è una delle pagine più tristi del servizio pubblico italiano in tempi recenti: forse Sanremo non è poi il luogo dove diverse generazioni si incontrano, ma l’ennesimo in cui finiscono per scontrarsi.

Stati Uniti – Ok Biden
È ancora presto per farsi un’idea di quali saranno le questioni che domineranno le elezioni per il prossimo presidente degli Stati Uniti, ma almeno una sembra, anche con mesi di anticipo, piuttosto chiara. Ed è quella dell’età di Joe Biden, che molto probabilmente si giocherà la sua rielezione contro un agguerrito Donald Trump, e che con i suoi ottantuno anni è il più anziano Presidente in carica nella storia del Paese. I media americani si sono già scatenati, con tanto di esperti, per determinare quanto Biden sia presente a sé stesso: un’operazione forse inelegante, sebbene le gaffe del Potus qualche dubbio lo facciano venire. Tra discorsi interrotti a metà, Presidenti francesi confusi tra loro e qualche (letterale) scivolone, Biden è descritto come sì lucido, ma con momenti di buio sempre più frequenti.

Personaggi – In pasto ai Kanye
Chissà cosa avrebbe detto Arbasino della parabola umana e artistica di Kanye West, uno che da venerato maestro (ormai un bel po’ di anni e deliri fa) sembra si stia impegnando per trasformarsi nel solito stronzo. Il nuovo album con Ty Dolla $ign, Volture Vol. 1, ha sì superato i numeri di Taylor Swift sulle piattaforme streaming – cosa che lui ci ha tenuto a sottolineare con una story sul suo profilo Instagram – ma dalla critica ha ricevuto soltanto recensioni negative. L’impressione è che Kanye stia puntando sul pubblico italiano, considerato il rapporto sempre più stretto col nostro Paese: l’abbiamo visto girare di qua e di là con la moglie Bianca Censori (recentemente postata per ben tre volte in un video in cui lei appare “vestita” da Doritos: alle critiche Kanye ha risposto con delle stories riassumibili con «non rompetemi le palle io con mia moglie faccio quello che voglio» ), ha collaborato coi fratelli D’Innocenzo per il video “Talking/Once Again”, ha inserito i cori dei tifosi della Curva Nord dell’Inter in ben due canzoni e ora ha annunciato due date a Milano e Bologna.

Politica – Miti greci
Alla lista dei Paesi che hanno introdotto il matrimonio egualitario questa settimana si è aggiunta anche la Grecia, il primo Paese ortodosso a farlo, l’ennesimo a farlo prima dell’Italia. La legge – che riconosce alle coppie omosessuali gli stessi diritti in fatto di matrimonio e adozione di quelle eterosessuali – è stata approvata grazie all’ostinazione del Primo ministro Kyriakos Mitsotakis, leader conservatore che ha sfidato una buona parte del suo elettorato e anche del suo partito Néa Dimokratía. Lo ha fatto perché ci teneva a mantenere una promessa fatta in campagna elettorale: in Grecia, aveva detto, non ci sarebbero più stati «cittadini di seconda classe, figli di un Dio minore».

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