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18:35 venerdì 17 ottobre 2025
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".
È morto Paul Daniel “Ace” Frehley, il fondatore e primo chitarrista dei KISS Spaceman, l'altro nome con cui era conosciuto, aveva 74 anni e fino all'ultimo ha continuato a suonare dal vivo.
Dell’attentato a Sigfrido Ranucci sta parlando molto anche la stampa estera La notizia è stata ripresa e approfondita da Le Monde, il New York Times, il Washington Post, Euronews e l’agenzia di stampa Reuters.
Oltre alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.
Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.

Design Dance

Su un palcoscenico anni '30, "ballano" i pezzi forti del super decantato design Made in Italy

19 Aprile 2012

Dal 17 al 22 aprile a Milano, nel cartellone degli eventi del Cosmit in occasione della Settimana del Design, gli oggetti sono in scena anche a teatro, non come coreografia, ma da protagonisti, come veri e propri attori. Sono motivo ispiratore dello spettacolo “Design Dance”. Rappresentano se stessi. Raccontano una storia iniziata negli Anni 50 e gli esordi di aziende e progettisti fautori della disciplina del progetto, che organizza cose e case, divenuta fenomeno di massa.

È sempre più frequente sentire parlare di “performatività” degli oggetti, alludendo alla speciale capacità di alcuni di riuscire a compiere azioni e a coinvolgere chi li usa. E non solo, come sarebbe da aspettarsi, in riferimento a quelli che hanno natura o aspirazione tecnologica o un intrinseca complessità costruttiva, come per esempio una lampada. Ma anche per quelli apparentemente più “banali”, come una sedia o un tavolo. Perché sono capaci di incarnare significati e valori che vanno oltre la loro funzione. In fondo, lo sappiamo tutti, Pinocchio, burattino che diventa umano, è nato da un tronco di legno in una falegnameria…

Digressione, cenni storici, appunti, testimonianze sono parte del tessuto narrativo scritto dalle drammaturghe e registe Michela Marelli e Francesca Molteni, interpretato dalle coreografie di Francesco Sgrò con il collettivo di circo contemporaneo 320 Chili con dodici attori, danzatori e acrobati. E… 456 oggetti di 200 aziende: il cuore pulsante del Made in Italy. La pièce prende vita con il via vai colorato e acrobatico, a volte nostalgico, ma più spesso energetico e vitale, su quel palcoscenico del Teatro dell’Arte progettato da Giovanni Muzio negli anni ’30, che vide meno di un decennio dopo le scenografie di uno dei maestri del design nostrano, Gio Ponti.

Un’evocazione più che didascalica, che entra nella festosa carrellata dei tanti personaggi, storici e contemporanei, geniali padri delle tante cose entrate nelle nostre case, e nel nostro immaginario. Accanto alle figure più note: Annamaria Castelli, i fratelli Castiglioni, Vico Magistretti, Gaetano Pesce, Ettore Sottsass… anche personaggi silenziosi, come Pierluigi Ghianda, creatore di modelli di legno, su cui sono state provate le giuste proporzioni di linee e forme disegnate su carta. Piroettano tutti intorno, sopra, sotto a vasche, letti, pouf, appendiabiti, librerie…

Un mondo in movimento, che riesce a riannodare tensioni, visioni e reazioni. Che parla della società, e di chi la ha osservata, imitata e guidata nei cambiamenti di stili, comportamenti e consumi. Ricorda gli imprenditori e le loro scommesse, e valori, forse in parte dimenticati. Parla delle scoperte legate ai materiali: plastica, legno, alluminio. Descrive la loro bellezza e di come è stata applicata al mondo dell’arredo. Chiarisce la costante connessione fra le arti. Di ciò che è moderno e allo stesso tempo antico.

Il tempo scorre in fretta e frastornati ci si ritrova nella realtà fatta ancora di oggetti, e del legame personale che si tesse fitto, a volte in modo inconscio, alla storia, alla memoria e al vissuto di ognuno di noi. Anche fuori dalla scena.

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