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22:34 martedì 18 novembre 2025
Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.
La cosa più discussa del prossimo Met Gala non è il tema scelto ma il fatto che lo finanzierà Jeff Bezos Il titolo e il tema del Met Gala di quest'anno è Costume Art, un'edizione realizzata anche grazie al generoso investimento di Bezos e consorte.
Per la prima volta è stata pubblicata la colonna sonora di Una mamma per amica In occasione del 25esimo anniversario della serie, su tutte le piattaforme è arrivata una playlist contenente i migliori 18 brani della serie.
Jeff Bezos ha appena lanciato Project Prometheus, la sua startup AI che vale già 6 miliardi di dollari Si occuperà di costruire una AI capace poi di costruire a sua volta, tutta da sola, computer, automobili e veicoli spaziali.
Le gemelle Kessler avevano detto di voler morire insieme ed è esattamente quello che hanno fatto Alice ed Ellen Kessler avevano 89 anni, sono state ritrovate nella loro casa di Grünwald, nei pressi di Monaco di Baviera. La polizia ha aperto un'indagine per accertare le circostanze della morte.
Vine sta per tornare e sarà il primo social apertamente anti AI Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha deciso di resuscitarlo. A una condizione: sarà vietato qualsiasi contenuto generato con l'intelligenza artificiale.
C’è una app che permette di parlare con avatar AI dei propri amici e parenti morti, e ovviamente non piace a nessuno Se vi ricorda un episodio di Black Mirror è perché c'è un episodio di Black Mirror in cui si racconta una storia quasi identica. Non andava a finire bene.
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.

Design Dance

Su un palcoscenico anni '30, "ballano" i pezzi forti del super decantato design Made in Italy

19 Aprile 2012

Dal 17 al 22 aprile a Milano, nel cartellone degli eventi del Cosmit in occasione della Settimana del Design, gli oggetti sono in scena anche a teatro, non come coreografia, ma da protagonisti, come veri e propri attori. Sono motivo ispiratore dello spettacolo “Design Dance”. Rappresentano se stessi. Raccontano una storia iniziata negli Anni 50 e gli esordi di aziende e progettisti fautori della disciplina del progetto, che organizza cose e case, divenuta fenomeno di massa.

È sempre più frequente sentire parlare di “performatività” degli oggetti, alludendo alla speciale capacità di alcuni di riuscire a compiere azioni e a coinvolgere chi li usa. E non solo, come sarebbe da aspettarsi, in riferimento a quelli che hanno natura o aspirazione tecnologica o un intrinseca complessità costruttiva, come per esempio una lampada. Ma anche per quelli apparentemente più “banali”, come una sedia o un tavolo. Perché sono capaci di incarnare significati e valori che vanno oltre la loro funzione. In fondo, lo sappiamo tutti, Pinocchio, burattino che diventa umano, è nato da un tronco di legno in una falegnameria…

Digressione, cenni storici, appunti, testimonianze sono parte del tessuto narrativo scritto dalle drammaturghe e registe Michela Marelli e Francesca Molteni, interpretato dalle coreografie di Francesco Sgrò con il collettivo di circo contemporaneo 320 Chili con dodici attori, danzatori e acrobati. E… 456 oggetti di 200 aziende: il cuore pulsante del Made in Italy. La pièce prende vita con il via vai colorato e acrobatico, a volte nostalgico, ma più spesso energetico e vitale, su quel palcoscenico del Teatro dell’Arte progettato da Giovanni Muzio negli anni ’30, che vide meno di un decennio dopo le scenografie di uno dei maestri del design nostrano, Gio Ponti.

Un’evocazione più che didascalica, che entra nella festosa carrellata dei tanti personaggi, storici e contemporanei, geniali padri delle tante cose entrate nelle nostre case, e nel nostro immaginario. Accanto alle figure più note: Annamaria Castelli, i fratelli Castiglioni, Vico Magistretti, Gaetano Pesce, Ettore Sottsass… anche personaggi silenziosi, come Pierluigi Ghianda, creatore di modelli di legno, su cui sono state provate le giuste proporzioni di linee e forme disegnate su carta. Piroettano tutti intorno, sopra, sotto a vasche, letti, pouf, appendiabiti, librerie…

Un mondo in movimento, che riesce a riannodare tensioni, visioni e reazioni. Che parla della società, e di chi la ha osservata, imitata e guidata nei cambiamenti di stili, comportamenti e consumi. Ricorda gli imprenditori e le loro scommesse, e valori, forse in parte dimenticati. Parla delle scoperte legate ai materiali: plastica, legno, alluminio. Descrive la loro bellezza e di come è stata applicata al mondo dell’arredo. Chiarisce la costante connessione fra le arti. Di ciò che è moderno e allo stesso tempo antico.

Il tempo scorre in fretta e frastornati ci si ritrova nella realtà fatta ancora di oggetti, e del legame personale che si tesse fitto, a volte in modo inconscio, alla storia, alla memoria e al vissuto di ognuno di noi. Anche fuori dalla scena.

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