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Negli Usa il Parmigiano Reggiano è così popolare che un’agenzia di Hollywood lo ha messo sotto contratto come fosse una celebrity La United Talent Agency si occuperà di trovare al Parmigiano Reggiano opportunità lavorative in film e serie tv.
I farmaci dimagranti come l’Ozempic si starebbero dimostrando efficaci anche contro le dipendenze da alcol e droghe La ricerca è ancora agli inizi, ma sono già molti i medici che segnalano che questi farmaci stanno aiutando i pazienti anche contro le dipendenze.
Kevin Spacey ha raccontato di essere senza fissa dimora, di vivere in alberghi e Airbnb e che per guadagnare deve fare spettacoli nelle discoteche a Cipro L'ultima esibizione l'ha fatta nella discoteca Monte Caputo di Limisso, biglietto d'ingresso fino a 1200 euro.
Isabella Rossellini ha detto che oggi non è mai abbastanza vecchia per i ruoli da vecchia, dopo anni in cui le dicevano che non era abbastanza giovane per i ruoli da giovane In un reel su Instagram l'attrice ha ribadito ancora una volta che il cinema ha un grave problema con l'età delle donne. 
Da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, le donazioni per Gaza si sono quasi azzerate Diverse organizzazioni umanitarie, sia molto piccole che le più grandi, riportano cali del 30 per cento, anche del 50, in alcuni casi interruzioni totali.
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.

Come riconoscere se una persona è depressa dalle parole che usa

08 Febbraio 2018

Un articolo di The Conversation spiega come la depressione, di cui attualmente nel mondo soffrono circa 300 milioni di persone (con un incremento di più del 18% dal 2005), abbia il potere di influenzare, tra le altre altre cose, il linguaggio di chi ne soffre. Il modo in cui una persona depressa si esprime la accomuna a tutte le altre persone depresse del mondo. Questa particolare modalità di parlare, e quindi di pensare, non si rispecchia solo nella conversazione orale, ma anche nella scrittura. È il cosiddetto “linguaggio della depressione”. Un nuovo studio pubblicato su Clinical Psychological Science ha addirittura individuato una particolare categoria di parole che può fornire un aiuto per diagnosticare la depressione.

La tecnologia è stata molto utile: invece di leggere e prendere nota, i ricercatori hanno utilizzato l’analisi testuale computerizzata, usufruendo così della possibilità di elaborare una quantità di esempi molto più grande del solito. L’esperimento ha dimostrato che ci sono consistenti differenze tra il modo di esprimersi di chi è depresso e chi non lo è, sotto vari aspetti. I contenuti: non sorprende scoprire che i depressi tendono a focalizzarsi sulle emozioni, e soprattutto sulle emozioni negative (ma non più degli ansiosi, per esempio). Ma soprattutto l’uso dei pronomi: chi soffre di depressione abusa significativamente della prima persona singolare (io, me, mi) e usa molto poco i pronomi relativi alle altre persone.

Per quanto riguarda lo stile, i ricercatori sono addirittura riusciti a stilare una lista delle parole più usate. Studiando dei forum dedicati all’ideazione del suicidio hanno scoperto che l’80% dei termini usati dagli utenti era composto dalle cosiddette “parole assolutiste”. Queste parole danno forma ai pensieri del malato, convincendolo di avere problemi permanenti e pervasivi, obbligandolo a classificare fatti, pensieri e ricordi secondo polarità opposte e ben definite. Eccone alcune: “assolutamente”, “definitivamente”, “completamente”, “costantemente”, “sicuramente”, “totalmente”, “sempre”, “niente”,  “tutto”, “tutti”, “mai”.

Immagine: lettera autografa di Kurt Cobain a David Geffen (Getty).
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