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17:02 giovedì 20 novembre 2025
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.
Gli scienziati hanno scoperto che il primo bacio sulla bocca è stato dato 21 milioni di anni fa E quindi non se l'è inventato l'homo sapiens ma un ominide, un antenato comune di uomini, scimpanzé, gorilla e orango, animali che infatti si baciano.
Non si capisce bene perché ma Nicki Minaj è andata alle Nazioni Unite a parlare dei cristiani perseguitati in Nigeria Sembra che a volerla lì sia stato Trump in persona, dopo che in più occasioni Minaj gli ha espresso pubblico supporto sui social.

Default italiano, problema francese. Sull’Economist

15 Luglio 2011

L’Economist in edicola da oggi dedica la copertina alla crisi dell’Eurozona e in particolare al rischio di default italiano (la copertina raffigura lo stivale che pende dall’orlo di un precipizio, schiacciato da una moneta da un euro). Tra i tanti articoli dedicati all’argomento, da segnalare quello a pagina 67, intitolato “The Road to Rome.” Dove si parla, tra le altre cose, anche delle ricadute che un eventuale default italiano potrebbe avere sulla République. Ovvero:

Alla fine dello scorso anno, le banche francesi detenevano un debito sovrano italiano per circa 100 miliardi di dollari (e avevano un’esposizione totale all’Italia che era circa di quattro volte superiore), stando alla Banca dei Regolamenti Internazionali. Ovvero più della loro esposizione combinata a Grecia, Irlanda, Spagna e Portogallo. “Se la crisi raggiunge l’Italia, cosa che non credo accadrà, la Francia probabilmente si troverà nell’occhio del ciclone,” racconta [all’Economist] un banchiere italiano di alto livello.

Vedi alla voce: crisi di sistema.

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