Ma, per un volta, il regista ci ha lasciato una spiegazione chiarissima del suo significato.
Quali sono gli oggetti più lynchiani nell’asta degli oggetti di David Lynch
Sono raggruppati in più di 450 e lotti e verranno messi ufficialmente all'asta il 18 giugno.

La sedia del regista, un megafono, un set di aspirapolvere, piatti, mobili, macchinette per fare il caffè, attrezzatura fotografica, strumenti musicali, apparecchi per la registrazione, sceneggiature, libri di Max Ernst, teste di cervo, un set di accendini e posaceneri, oggetti per la meditazione trascendentale, utensili di legno creati da lui, un acchiappasogni: sono alcuni degli oltre 450 lotti di oggetti appartenuti a David Lynch (qui la lista completa) che il 18 giugno andranno all’asta. Alcuni, come sottolinea Literary Hub, sembrano usciti da uno dei suoi film: sia letteralmente, come la replica della “loggia nera” che comprende la tenda rossa e il pavimento a zig zag di Twin Peaks o le sceneggiature (alcune di film mai realizzati, come quella dal promettente titolo “The Dream of The Bovine“) sia perché hanno un che di “lynchiano”, come la lunchbox di metallo piena di oggettini tra cui una miniatura di Daffy Duck senza testa, una scatola ancora sigillata di figurine “Heroes of the Blues”, due ferri di cavallo dipinti d’oro, una spilla a forma di chitarra, una macchinina, una pallina di Natale rossa, una trottola, una bandana e altro ancora. L’asta della collezione personale di David Lynch è organizzata da Julien’s Auctions in collaborazione con Turner Classic Movies: l‘evento si terrà il 18 giugno a Gardena, California, ma è possibile partecipare anche online registrandosi sul sito.