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16:23 lunedì 24 novembre 2025
Dopo la vittoria del Booker, le vendite di Nella carne di David Szalay sono aumentate del 1400 per cento  Nel gergo dell'industria letteraria si parla ormai di Booker bounce, una sorta di garanzia di successo commerciale per chi vende il premio.
Un anziano di New York ha pubblicato un annuncio in cui chiedeva di venire a fumare una sigaretta al parco con lui e si sono presentate 1500 persone Lo smoke party improvvisato è stato lanciato dall’attore Bob Terry, che aveva anche promesso di offrire una sigaretta a chiunque si fosse presentato.
Sul canale YouTube di Friends sono stati pubblicati otto episodi mai visti prima dello spin off dedicato a Joey A vent’anni dalla cancellazione, la sitcom è stata pubblicata tutta quanta su YouTube, compresi gli episodi mai andati in onda.
È morto Udo Kier, uno dei volti più affascinanti e inquietanti del cinema europeo Attore di culto del cinema horror, Kier ha lavorato con tutti i grandi maestri europei, da Fassbinder a Von Trier, da Herzog ad Argento.
Negli Usa il Parmigiano Reggiano è così popolare che un’agenzia di Hollywood lo ha messo sotto contratto come fosse una celebrity La United Talent Agency si occuperà di trovare al Parmigiano Reggiano opportunità lavorative in film e serie tv.
I farmaci dimagranti come l’Ozempic si starebbero dimostrando efficaci anche contro le dipendenze da alcol e droghe La ricerca è ancora agli inizi, ma sono già molti i medici che segnalano che questi farmaci stanno aiutando i pazienti anche contro le dipendenze.
Kevin Spacey ha raccontato di essere senza fissa dimora, di vivere in alberghi e Airbnb e che per guadagnare deve fare spettacoli nelle discoteche a Cipro L'ultima esibizione l'ha fatta nella discoteca Monte Caputo di Limisso, biglietto d'ingresso fino a 1200 euro.
Isabella Rossellini ha detto che oggi non è mai abbastanza vecchia per i ruoli da vecchia, dopo anni in cui le dicevano che non era abbastanza giovane per i ruoli da giovane In un reel su Instagram l'attrice ha ribadito ancora una volta che il cinema ha un grave problema con l'età delle donne. 

Innamorarsi dell’Instagram di Daniela Santanché

La forza del suo profilo sono i video: tra neorealismo del lusso e poesia quotidiana senza filtri.

17 Ottobre 2018

Questo è il racconto di un’ossessione – guilty pleasure non si può più dire, nell’anno in cui Temptation Island è diventato definitivamente un programma per spettatori colti. Questo è il racconto di una passione. Tra i tanti profili digitali su cui perdiamo la metà delle nostre giornate (seh, la metà), quello a cui non posso rinunciare io è l’Instagram di Santanchè Daniela da Cuneo, patriota. L’innamoramento a quando risale boh, non lo so, del resto mica ricordiamo tutte le tappe dei grandi amori, ormai è una storia che si confonde, fatta di case in città e case al mare, e treni, figli, fidanzati, mamme, sorelle, appelli, comizi, talk show della mattina del pomeriggio della sera, una saga italiana upper-class che nessun’altra ha mai saputo regalarci. In questo paese che ora abolirà la povertà, i ricchi non sono mai piaciuti, o quanto meno piacciono nella misura in cui li possiamo criticare, canzonare, compatire perché piangono, anche loro, e allora a che serve esserlo.

Daniela Santanchè è una signora di Milano Ovest come non ne fanno più, e dal momento che Milano Ovest proprio come il Molise non esiste, o meglio è un luogo di un altro tempo, dove ancora circolano i giubbini North Sails e le polo La Martina ovviamente comprate da Amedeo D., ecco allora è ancora di più una fiaba vera, una fiaba digitale, un c’era una volta con gli hashtag al posto degli incantesimi. Daniela Santanchè è sciura della cerchia e imprenditrice, editrice, e ovviamente politico, patriota si diceva, ma anche cuoca, una Benedetta Parodi in tacco dodici che ai fornelli perfeziona e definisce il suo storytelling, dagli spaghetti con le vongole (d’estate al Forte) alle grandi vigilie di Natale con tutta la famiglia, la «mammetta», la «nonnetta», e l’immancabile amico di una vita Ignazio La Russa, e insomma ci vorresti essere anche tu, no, ci sei anche tu, col trenino-giocattolo che corre tra le montagne innevate piazzato lì in mezzo come centrotavola: montarlo «è stato un lavoraccio!», fa sapere la padrona di casa. Da uomo di sinistra, o quel che ne rimane, lo dico da un pezzo: farei mille cene con Daniela Santanchè, e nessuna con Maurizio Martina.

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Io vado a dormire e voi? #BUONANOTTE

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Del resto, non c’è nemmeno destra o sinistra in questo grande racconto. Certo, c’è la destra classica, la sicurezza, armiamoci e spariamo ai ladri!, e naturalmente l’immigrazione, stop al burka! (ancora il burka), ma è una destra antica, una destra di famiglia, una destra da piccola impresa, nelle riunioni di partito son sempre loro, ormai facce amiche, non ci fa paura. Nell’epoca dei grandi populismi, dei migranti lasciati in mezzo al mare, delle promesse di assistenzialismo becero, insomma di questo governo qua, i Fratelli d’Italia di Daniela Santanchè (l’ultima tornata di sondaggi dà il partito al 3,5 per cento, appena un punto sotto Forza Italia, altra favola lontana) ficca gli stessi temi nel programma, ma non fa l’effetto di una minaccia. È una destra del fare, sì, ma del fare soprattutto la parmigiana di melanzane: non è, in fondo, la vita che vorremmo tutti?

E poi c’è la poesia del quotidiano, la verità, il neorealismo di lusso. Tutti su Instagram stanno a romanzare, sponsorizzare, nascondere, Santanchè invece si presenta senza filtro alcuno, le serate mondane e la laurea del figlio a Londra, il commovente lavaggio dei capelli della madre anziana e lo sci a Courmayeur (dove se no), la grande stagione del Twiga in Versilia, l’anno prossimo tutti lì, dai. Tra l’annuncio della partecipazione a un programma tv (sempre con gentilezza: «Solo se ne avrete voglia»; non si è mica delle signore per caso) e l’autoritratto con outfit pazzeschissimo (sono tutti pazzeschissimi), la vera forza del Dani-Channel sono i video, ormai riconosci proprio la regia, quelle carrellate che battono pure Sorrentino, il fuori campo inziale e poi Daniela in primo piano, spesso mentre cammina o corre o lavora nell’orto (il suo orto: è più chilometrozero di Farinetti, a proposito di destra e sinistra), e poi di nuovo la camera (vabbè, il telefonino) che si sposta, esce di scena, dissolvenza, e noi la lasciamo così, in quel mondo incantato. Il momento più bello, ça va, è il Natale, e tra poco arriva, che meraviglia, coi suoi trenini centrotavola ma anche l’impacchettamento dei regali (episodio cult del 2017), e i colbacchi in testa, e le stelle accese nella casa in montagna.

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Oggi si fa l’orto #adoro#orto mio

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«Adoro le stelle», afferma perentoria Daniela mentre le inchioda al muro a martellate decise: non è bellissimo? Come per ogni favola, c’è pure la battuta finale, che non è «e vissero felici e contenti»: quello è scontato, l’abbiamo visto e lo sappiamo, tanto che vorremmo esserci anche noi, lì dentro. Il finale di ogni video è «Ciao ciao», un saluto così, rapido e cordiale, per sentirci tutti con lei, per sperare in un invito a cena, in effetti quei moscardini dell’estate scorsa avevano un’aria davvero squisita.

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