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I dazi turistici sono l’ultimo fronte nella guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa Mentre Trump impone agli stranieri una maxi tassa per l'ingresso ai parchi nazionali, il Louvre alza il prezzo del biglietto per gli "extracomunitari".
Papa Leone XIV ha benedetto un rave party in Slovacchia in cui a fare da dj c’era un prete portoghese Il tutto per festeggiare il 75esimo compleanno dell'Arcivescovo Bernard Bober di Kosice.
I distributori indipendenti americani riporteranno al cinema i film che non ha visto nessuno a causa del Covid Titoli molto amati da critici e cinefili – tra cui uno di Sean Baker e uno di Kelly Reichardt – torneranno in sala per riprendersi quello che il Covid ha tolto.
La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha nominato il nuovo governo e ha fatto ministri tutti i membri della sua famiglia In un colpo solo ha sistemato due figlie, un nipote, un genero, un cognato e pure un carissimo amico di famiglia.
Sally Rooney ha detto che i suoi libri potrebbero essere vietati in tutto il Regno Unito a causa del suo sostegno a Palestine Action E potrebbe addirittura essere costretta a ritirare dal commercio i suoi libri attualmente in vendita.
In Francia è scoppiato un nuovo, inquietante caso di “sottomissione chimica” simile a quello di Gisèle Pelicot Un funzionario del ministero della Cultura ha drogato centinaia di donne durante colloqui di lavoro per poi costringerle a urinare in pubblico.
Dopo quasi 10 anni di attesa finalmente possiamo vedere le prime immagini di Dead Man’s Wire, il nuovo film di Gus Van Sant Presentato all'ultima Mostra del cinema di Venezia, è il film che segna il ritorno alla regia di Van Sant dopo una pausa lunga 7 anni.
Un esperimento sulla metro di Milano ha dimostrato che le persone sono più disponibili a cedere il posto agli anziani se nel vagone è presente un uomo vestito da Batman Non è uno scherzo ma una vera ricerca dell'Università Cattolica, le cui conclusioni sono già state ribattezzate "effetto Batman".

Sulla copertina del National Geographic ci sono due gemelle, una bianca e l’altra nera

13 Marzo 2018

Il National Geographic ha messo in copertina due bambine di 11 anni: sono sorelle gemelle, eppure una è bianca e l’altra è nera. Marcia e Millie Biggs sono nate nell’estate del 2006 a Birmingham, in Inghilterra: la loro mamma è inglese da generazioni, mentre il padre è di origine Giamaicana. Marcia e Millie sono, ovviamente, gemelle eterozigote. Quello che è successo, semplicemente, è che una ha preso la tonalità della pelle e dei capelli dalla madre (carnagione molto chiara, capelli tra il biondo e il castano chiaro), e l’altra dal padre (carnagione scura, capelli ricci e neri). Il loro caso è raro, ma non rarissimo. Un altro caso piuttosto celebre è quello delle gemelle Lucy e Maria Aylmer, inglesi pure loro: le ragazze, che oggi hanno 21 anni, sono nate a Gloucester da madre giamaicana e da padre di origini europea, ma una ha la pelle chiarissima e i capelli rossi, e l’altra invece un aspetto decisamente di origine africana. Ne aveva parlato qualche anno fa la Cnn.

La storia di copertina non è dedicata soltanto al caso delle sorelle Biggs, quanto piuttosto alla questione che rappresenta: il National Geographic ha infatti pubblicato una vera e propria “race issue“, dove si affronta la questione sia da un punto di vista scientifico e sociale. Dal punto di vista scientifico, come in molti già sanno, la razza non esiste.  Il colore della pelle, spiega infatti la genetista Alicia Martin, «geneticamente non è un tratto binario, ma quantitativo»: insomma esiste uno spettro di pigmentazione, un continuum, e tutti si trovano a qualche punto in questo spettro. La genetica, si legge nel pezzo d’introduzione, dimostra chiaramente che la razza «è un’invenzione umana». Una «invenzione» che, incidentalmente, è stata utilizzata per creare divisioni e, anche nella storia recente, per discriminare.

La storia di copertina, composta da vari articoli, comprende anche una retrospettiva su come è nata questa idea della “razza”: si parla di Samuel Morton, definito «il padre del razzismo scientifico» (anche se in realtà non tutti concordano sul dare la “colpa” a Morton: il New York Times ha pubblicato qualche anno fa un video su questo tema). Inoltre c’è un pezzo dedicato alla discriminazione degli afroamericani negli Usa di oggi, e in particolare a come i maschi neri siano spesso fermati dalla polizia. Infine il National Geographic ha pubblicato un editoriale in cui si scusa del proprio stesso passato razzista.

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