Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Lasciamo lavorare Cinquestelle e Lega
Riassunto degli ultimi giorni.

In pochissimi giorni hanno cambiato idea sulla Tap; si sono fatti sfanculare dall’Europa e dalle agenzie di rating; si sono fatti cacciare dal quartiere San Lorenzo al grido di “sciacalli”; hanno detto di aver abolito la povertà; non hanno fatto nulla sul ponte di Genova, ma nel decreto a favore delle vittime della tragedia Di Maio ha messo un super condono edilizio per Ischia; sono stati colti con le mani nella marmellata della falsificazione e diffusione di notizie farlocche sui social; hanno visto manine su un decreto che hanno scritto senza averlo capito; il ministero di Di Maio ha ritwittato un tweet di un fake di Di Maio tanto è uguale; il Di Maio vero ha giurato di non aver mai detto di uscire dall’euro ed è stato sbugiardato da… Di Maio; hanno portato lo spread quasi a livelli della Grecia; hanno fatto casino sulla quota 100 e non sanno più come uscirne; sono volati da zio Putin per farsi dire che cosa fare; si sono fatti perculare da zio Vlad perché quello non ha un rublo da poter mettere sul debito italiano; hanno spiegato a Mario Draghi, dall’alto dei loro studi nella zona bibite dello Stadio San Paolo, che cos’è lo spread; hanno scritto il rapporto che certifica il fallimento del decreto dignità (meno posti di lavoro); hanno invaso le tv con finti economisti dai curriculum imbarazzanti, e certamente non da economisti; hanno chiesto ancora una volta di boicottare un giornale, producendo ancora una volta l’effetto contrario; hanno fatto un bel condono fiscale; hanno ventilato l’ipotesi di salvare le banche, quelle cattive; hanno deciso di comprare tutti gli aerei Alitalia, compreso “l’AirForceRenzi” che non sono riusciti a vendere; hanno fatto una figuraccia globale a Strasburgo con uno scemo che si è tolto la scarpa; ne hanno fatta un’altra, anzi due, in Israele con l’improbabile presidente della Rai eletto probabilmente con una procedura illegittima; hanno fatto flop al Circo Massimo; hanno assistito alla più grande manifestazione popolare spontanea degli ultimi decenni contro la più imbarazzante giunta comunale del secolo, liquidandola come una cosa di nostalgici di Mafia capitale e acquirenti di borse da mille euro; hanno falsamente accusato i tifosi russi di aver devastato la scala mobile della metropolitana quando era semplice incuria della giunta Raggi di cui sopra; hanno tolto la pensione agli ebrei e agli antifascisti vittime della barbarie fascista; hanno scelto di piegarsi alle minacce di Casa Pound; hanno detto di aver già completato più di metà del programma di governo; hanno scelto di rilanciare l’iniziativa politica copiando la voce “testuggine romana” da Wikipedia; hanno mandato una penale di 20 miliardi soltanto per dirti decresco felice (semi cit.); e, infine, la Casaleggio ha deciso di far tornare Di Battista; ma a parte questo stanno facendo molto bene.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.