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08:47 giovedì 27 novembre 2025
L’Onu ha definito Gaza «un abisso» e ha detto che ci vorranno almeno 70 miliardi per ricostruirla Quasi sicuramente questa cifra non sarà sufficiente e in ogni caso ci vorranno decenni per ricostruire la Striscia.
Anche quest’anno in Russia è uscito il calendario ufficiale di Vladimir Putin Anche nel 2026 i russi potranno lasciarsi ispirare dalle foto e dalle riflessioni del loro presidente, contenute nel suo calendario
Sarkozy è stato in carcere solo 20 giorni ma dall’esperienza è riuscito comunque a trarre un memoir di 216 pagine Il libro dell’ex presidente francese sulla sua carcerazione lampo a La Santé ha già trovato un editore e verrà presto pubblicato.
Nel primo teaser del nuovo Scrubs c’è la reunion di (quasi) tutto il cast originale J.D., Turk, Elliot e anche il dottor Cox al Sacro cuore dopo 15 anni, invecchiati e alle prese con una nuova generazione di medici. Ma c'è una grave assenza che i fan stanno già sottolineando.
Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La nuova funzione di geolocalizzazione di X si sta rivelando un serio problema per i politici Non è facile spiegare come mai i più entusiasti sostenitori di Donald Trump postino dall'India o dalla Nigeria, per esempio.
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.

Arrivederci cinema

Con tutti i blockbuster rimandati al 2021, dovremo rinunciare al cinema fino a quando non ci sarà un vaccino disponibile per tutti?

di Studio
10 Ottobre 2020

«Tenet avrebbe dovuto dare il via a un revival cinematografico. Invece, ha esemplificato il fallimento di distribuire un blockbuster durante il Coronavirus. Con No Time to Die e Dune rinviati al 2021, dovremo forse dire addio al cinema fino a quando non ci sarà un vaccino ampiamente disponibile?». È quanto si chiede Brent Lang, l’executive editor di Variety che ha dialogato con altri editor della testata per capire dove sta andando il cinema, e in particolare che ne sarà della stagione dei blockbuster, che tradizionalmente inizia d’estate, ma che quest’anno è stata posticipata più volte e potrebbe, semplicemente, non esserci. Perché non c’è modo di sapere, soprattutto negli Stati Uniti (che sono il principale mercato mondiale), quando la situazione sanitaria permetterà la riapertura delle sale e quindi l’uscita di titoli che hanno richiesto cifre imponenti per essere realizzati, e che pertanto necessitano di una certa affluenza di spettatori per bilanciare i costi.

Intanto Batman, quello che tutti vogliamo vedere per capire se Pattinson sia all’altezza del ruolo, è stato rimandato al 2022, Matrix 4 a dicembre 2021, e poi Top Gun: Maverick, West Side Story, anche The French Dispatch di Wes Anderson sono stati rimandati a data da definire (per chi volesse saperne i più, Vulture aggiorna costantemente la lista dei film e delle loro uscite). Tra i film posticipati c’è anche Candyman, il reboot co-scritto da Jordan Peele. Se può essere di qualche consolazione, James Kendrick, professore di media digitali alla Baylor University specializzato in film dell’orrore, ha scritto su Time che «il Covid-19 potrebbe influenzare positivamente il genere».

Tenet didn’t just fail to save cinema, it may well have killed it for goodGuardian
Prima che uscisse nelle sale, pensavamo che avrebbe salvato il cinema. Non solo non l’ha fatto, scrive Guy Lodge sul Guardian, ma potrebbe aver peggiorato la situazione, funzionando come una specie di “agnello sacrificale”. «Che Tenet sia stata solo una vittima del momento in cui è uscito o una delusione in sé, il suo destino ha spaventato a morte l’industria», scrive il giornalista, «adesso nessuno studio si sente pronto a mettere a rischio uno dei suoi prodotti migliori».

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