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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

La classifica delle città del mondo che producono più rifiuti

28 Ottobre 2016

New York? Città del Messico? Il Cairo? Non è facile stabilire quale sia l’agglomerato urbano che “produce” più rifiuti, e il Guardian ha spiegato perché, facendo esempi concreti su come funzionano le graduatorie della wastefulness su scala globale. Lo scorso anno la rivista Proceedings of the National Academy of Sciences ha pubblicato uno studio che afferma che New York è la città con più sprechi al mondo, intendendo, in questo caso, quella che utilizza più energia elettrica e produce più consumi idrici immondizia (33 milioni di tonnellate l’anno). In realtà, il Guardian obietta che è improbabile che sia davvero così: è molto più facile che il titolo debba ricadere su città statunitensi come Houston, Atlanta, Tampa o Phoenix, che hanno metriche peggiori per quanto riguarda l’ambiente rispetto a New York, ma che per qualche motivo non sono state inserite nella ricerca.

Rubbish Strike Continues To Bite In Madrid

Tra le altre megalopoli mondiali, Città del Messico genera 12 milioni di tonnellate all’anno di rifiuti solidi, a fronte dei venti milioni di persone che la popolano. New York ha soltanto un milione in più di abitanti ma un Pil tre volte più alto, rispecchiato dal gap nella produzione di immondizia. Tra l’altro la città messicana nel 2011 ha chiuso la sua principale discarica, causando la presenza di sporcizia in strada e sottolineando la mancanza – e quindi la necessità – di una politica specifica che si occupi del tema, nonostante siano state lanciate alcune iniziative di riciclaggio, come quella che permette ai residenti di scambiare i rifiuti con dei voucher per comprare frutta e verdura.

Una situazione completamente diversa da quella di Tokyo, che nonostante abbia oltre il 50% dei residenti in più, riesce a produrre meno immondizia della capitale messicana grazie a dei programmi approfonditi di riciclo che permettono anche a un’area così densamente popolata di essere quasi priva di sprechi. «Più un posto è ricco e più è pieno di rifiuti», ha commentato Alex Kovac, un’analista di ricerca del World Resources Institute. 

Garbage Strike Continues To Bite In Madrid

Gli Usa restano i maggiori produttori di spazzatura in termini assoluti, e uno studio del 2010 della compagnia produttrice di borracce Nalgene ha rivelato le prime cinque città in termini di spreco assoluto (ottenuto misurando l’attitudine a usare i mezzi pubblici, risparmiare sull’elettricità e fare la raccolta differenziata): Houston, Cleveland, Atlanta, Tampa e Indianapolis. New York era in fondo alla classifica, prima di San Francisco e Seattle.

In Cina, invece, il problema più grande è che le città non riciclano e quindi gli sprechi stanno crescendo il doppio rispetto alla popolazione: per far fronte alla situazione erano stati costruiti degli inceneritori, che hanno soltanto peggiorato un’atmosfera già inquinata in precedenza. Come la Cina ci sono altri paesi che, non riciclando e non avendo infrastrutture adeguate, finiscono per gettare la spazzatura più o meno dove capita: l’anno scorso, ad esempio, Bloomberg ha scritto che Mumbai «stava bruciando sotto la propria montagna di immondizia», mentre al Cairo i rifiuti venivano dati in pasto ai maiali. Le soluzioni, secondo il Guardian, potrebbero essere molteplici: un sistema di trasporti efficiente, città più concentrate sulle necessità dei pedoni e, ovviamente, la raccolta differenziata.

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