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La Tv argentina ha scambiato Gasperini per il truffatore delle pensioni che si era travestito da sua madre Un meme molto condiviso sui social italiani è stato trasmesso dal tg argentino, che ha scambiato Gasperini per il Mrs. Doubtfire della truffa.
La parola dell’anno per l’Oxford English Dictionary è rage bait Si traduce come "esca per la rabbia" e descrive quei contenuti online il cui scopo è quello di farci incazzare e quindi interagire.
A giudicare dai nomi in gara, Carlo Conti vuole che Sanremo 2026 piaccia soprattutto ai giovani Tanti nomi emergenti, molto rap e veterani al minimo: è questo il trend di Sanremo 2026, pensato per un pubblico social e under trenta.
I dazi turistici sono l’ultimo fronte nella guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa Mentre Trump impone agli stranieri una maxi tassa per l'ingresso ai parchi nazionali, il Louvre alza il prezzo del biglietto per gli "extracomunitari".
Papa Leone XIV ha benedetto un rave party in Slovacchia in cui a fare da dj c’era un prete portoghese Il tutto per festeggiare il 75esimo compleanno dell'Arcivescovo Bernard Bober di Kosice.
I distributori indipendenti americani riporteranno al cinema i film che non ha visto nessuno a causa del Covid Titoli molto amati da critici e cinefili – tra cui uno di Sean Baker e uno di Kelly Reichardt – torneranno in sala per riprendersi quello che il Covid ha tolto.
La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha nominato il nuovo governo e ha fatto ministri tutti i membri della sua famiglia In un colpo solo ha sistemato due figlie, un nipote, un genero, un cognato e pure un carissimo amico di famiglia.

Perché tutti i cigni dell’Inghilterra appartengono alla Regina?

16 Maggio 2018

C’è una regola curiosa dalla storia secolare che vige ancora oggi in Inghilterra: ogni cigno non contrassegnato che nuota in acque inglesi è di proprietà della Regina. Atlas Obscura ha raccontato l’origine di questa usanza: si tratta di una questione in parte culinaria e legata allo status sociale simboleggiato dall’animale. Un tempo, infatti, mangiare il cigno era considerato uno dei privilegi più alti tra gli inglesi, i quali per farlo dovevano pagare un franchigia alla monarchia. Le regole che governano il monopolio dei cigni risalgono al 1300, quando la corona inglese cominciò ad avere un vero e proprio stormo reale di cigni e commissari ufficiali che ne curassero la proprietà.

Già a partire dal 1400, però, i cigni persero la prerogativa reale per diventare possesso di tutti quei nobili che potevano permettersi la franchigia. A renderli riconoscibili c’era un marchio, che i cigni acquistati dalla monarchia recavano inciso sul becco. Questi stemmi, che tutt’ora sono uno dei più antichi segni di proprietà privata in Inghilterra, cominciarono a diffondersi nella forma di linee e forme semplici e finirono per diventare ricami, simboli e persino lettere. Ci sono libri che ne raccolgono centinaia, usati per tener traccia di chi possedeva quali cigni. Ogni anno, i commissari delegati controllavano tutti i cigni nelle acque reali, e quelli che non presentavano alcun marchio venivano registrati come proprietà della Regina.

Questo sistema durò per secoli, finché il cigno perse la caratteristica di carne pregiata intorno al 1700. Nei secoli successivi c’era ancora chi segnava i cigni con il proprio marchio, ma la pratica si fermò verso la fine del 1800, quando alcuni animalisti protestarono contro la tortura superflua e la Regina Alessandra, moglie di Edoardo VII, ne sancì la fine. Negli anni ‘80 divenne illegale anche cacciarli. Ad oggi, tuttavia, il sistema di proprietà è ancora in vigore: c’è ancora una compagnia che censisce annualmente i cigni senza marchio, durante la celebrazione dello Swan Upping. Durante il censimento, i cigni vengono contati, visitati e infine rimessi in acqua.

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