Cosa abbiamo letto ad aprile in redazione.
È uscito un libro di foto della gatta di Karl Lagerfeld, Choupette
Quando ci ha lasciato per sempre, nel febbraio di quest’anno, le prime cronache raccontavano che a ereditare tutte le sue fortune sarebbe stata proprio la sua gatta, Choupette. D’altra parte, Karl Lagerfeld l’aveva resa una social media star prima del tempo, anticipandoci tutti e creando un’ossessione collettiva come solo lui sapeva fare. Ora le foto scattate dal designer di Chanel all’amatissima gatta sono raccolte e immortalate in un libro: si intitola semplicemente Choupette ed esce per la prestigiosa casa editrice tedesca Steidl.

Come segnala Design Taxi, tra le foto più notevoli del libro c’è «uno scatto di Choupette che guarda fuori dal finestrino dell’aereo di Lagerfeld, diventato virale nel 2013, e uno che la ritrae, sempre in volo, in mezzo a due costose orchidee bianche». Recentemente, Lauren Collins sul New Yorker ha raccontato come la morte del longevo stilista abbia impattato i luoghi di Parigi che era abituato a frequentare, in quello che era conosciuto da decenni come il “distretto Lagerfeld”, tra i Giardini delle Tuileries e quelli degli Champs-Élysées, non lontano dal quartier generale di Chanel. Uno su tutti, la libreria Galignani, dove era il cliente più affezionato: gli farà piacere sapere (o lo farà molto ridere, conoscendo il personaggio) che ora ci stazionerà un libro della sua Choupette.

La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.